Sindaci di Trieste: dal pavone al funzionario
Come sindaco-commerciante di Trieste, e prima di Muggia, Roberto Dipiazza era bravo a fare il pavone politico, gonfiando le piume e facendo la ruota. Ma natura vuole che sotto tante penne il pavone sia solo un pollo più grosso degli altri.
Il suo successore Roberto Cosolini, Coso per gli amici e i detrattori, come amministratore è capace e concreto. Ma come politico ha un profilo ursino di funzionario, e dell’ex PCI.
Di quelli imperiosi coi sottoposti e sottomessi coi superiori o presunti tali. Ne abbiamo avuta comprova questo 29 febbraio dall’incontro succube col boss delle ferrovie Moretti, che sta isolando Trieste dal sistema ferroviario. Ed ha imposto al sindaco la prassi offensiva e paranoica dell’incontro protetto in luogo segreto depistando gente e stampa, più la farsa della recitazione frettolosa dello stesso elenco di promesse a vuoto che ci viene esibito e da trent’anni per tenerci buoni mentre continuano a fregarci.
Tanto funziona sempre ed ancora, se anche il buon Coso sulla stampa si è dichiarato soddisfatto, scambiando il copione per preparazione.
E tutto questo sarebbe anche spassoso, se costoro non stessero giocando, male e da tanti anni, col lavoro e la vita della nostra gente e città.
© 10 Marzo 2012