L’Acegas Aps Trieste si arrende all’Omegna
Sfuma la qualificazione alle final four di Coppa Italia
Nel recupero della sedicesima e penultima giornata d’andata (rinviata il 22 dicembre per il crollo del palco pro Jovanotti al PalaTrieste) l’Acegas Aps Trieste (www.pallacanestrotrieste2004.it) si arrende all’Omegna al palasport di Chiarbola. Trieste perde la benzina necessaria nell’ultimo quarto, passando dal +9 (58-49) a 5 dalla fine al -9 finale a conclusione di una gara tirata. Per i giuliani sfuma così la qualificazione alle final four della Coppa Italia, riservate alle migliori quattro del girone d’andata al di là della conference di appartenenza. La qualificazione era in ogni caso difficile, visto che i ragazzi di coach Dalmasson doveva vincere di 18 per accedere a queste final four a discapito della Bitumcalor Trento (a +2 in classifica).
I padroni di casa non vedono più il canestro nello scorcio finale al cospetto di una squadra più esperta. Così Luca Gandini, il migliore dell’Acegas Aps (uscito malconcio a una caviglia): «Omegna si è messa a difendere nel finale, mentre noi abbiamo smesso di attaccare e difendere. Non avevamo più la necessaria organizzazione, sbagliando qualcosa a livello tattico. Nell’ultimo quarto Omegna è stata brava a metterci in difficoltà, ma sono due punti persi considerando anche che eravamo superiori ai rimbalzi vista l’assenza del pivot avversario Prelazzi. Omegna è la capolista, ma noi avevamo le qualità per batterla. Ora dobbiamo ritrovare la concentrazione giusta per la trasferta di domenica a San Severo (terzo turno di ritorno, ndr)».
Il general manager Dario Bocchini: «Abbiamo disputato una buona prova per 37 minuti, poi il finale non ci ha premiato. Ricordiamoci, però, che Omegna è prima. Colpa del passaggio ai quattro piccoli? Coach Dalmasson ha avuto le sue ragioni per fare questa scelta, che non ritengo decisiva per l’esito del match. Piuttosto è difficile giocare ogni tre giorni».
Il tecnico Eugenio Dalmasson: «Eravamo sul +9, ma poi siamo stati condizionati da falli e infortuni contro una squadra che puntava ad aprire il campo con l’uno contro uno. Per questo ho puntato a un certo punto su un quintetto piccolo. Per i nostri lunghi la situazione si era fatta difficile, non avendo Omegna un centro in campo. Negli ultimi cinque minuti è mancata la lucidità per colpa della stanchezza, a cui si è aggiunta la paura di perdere. Dovevamo giocarcela tranquillamente, essendo avanti al cospetto della prima. Doveva essere motivo di gioia essere arrivati punto a punto a quel punto con la capolista, ma siamo mancati nell’atteggiamento finale. Ed Omegna ci ha castigati con la sua calma. Sapevamo che questa settimana ci avrebbe riservato un trittico difficile e ora dobbiamo risollevarci. Dobbiamo sempre lavorare al 100% delle forze e metterci il massimo impegno e la massima concentrazione per dare il meglio. Queste situazioni sono in ogni caso utili per crescere».
ACEGAS APS/PALLACANESTRO TRIESTE 62 – FULGOR PAFFONI OMEGNA 70
ACEGAS APS/PALLACANESTRO TRIESTE: Moruzzi 6, Zaccariello 6, Ferraro 8, Gandini 18, Carra 8, Ruzzier 8, Mastrangelo 2, Maganza 6, Zecchin, Scutiero n.e. Coach Dalmasson
FULGOR PAFFONI OMEGNA: Saccaggi 12, Masciadri 20, Bertolazzi 5, Casadei 13, Raspino 11, Picazio 5, Paci 3, Tourè 1, Scomparin, Prelazzi n.e. Coach Di Lorenzo
ARBITRI: Biasini di Veroli (Fr) e D’Amato di Roma.
NOTE: Quarti: 19-15, 17-17, 15-15, 11-23. Tiri da 2: Trieste 22/50, Omegna 15/27. Tiri da 3: Trieste 4/18, Omegna 7/13. Tiri liberi: Trieste 6/10, Omegna 19/22. Rimbalzi: Trieste 37 (17 difensivi e 20 offensivi), Omegna 28 (24 difensivi e 4 offensivi). Palle perse e recuperate: Trieste 20 e 25, Omegna 24 e 20. Uscito per 5 falli Zaccariello.
© 19 Gennaio 2012