La Voce di Trieste

“Punti di vista” alla Galleria Rettori Tribbio

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Mostra personale di Giorgio Schumann

Sabato 14 gennaio alle ore 18.30 a Trieste alla Galleria Rettori Tribbio (piazza Vecchia 6) si terrà l’inaugurazione della mostra personale dellartista Giorgio Schumann, intitolata Punti di vista. La rassegna, che propone una quarantina di acrilici su tavola realizzati di recente dall’artista, sarà introdotta sul piano critico dall’architetto Marianna Accerboni. La mostra sarà visitabile fino al 28 gennaio.

“Inesauribile creativo, infaticabile lavoratore e sperimentatore curioso e appassionato – scrive Accerboni – Schumann è architetto, pittore, scultore, fotografo, designer, fumettista, ma soprattutto inventore, dotato per altro anche di una manualità eccellente, che gli consente di realizzare da solo, ingegnosamente, molti dei suoi progetti. Triestino di madre croata, che era un’artista del gobelin a piccolo punto, e di padre di origine tedesca, con il nonno paterno pittore, questo architetto-artista dal temperamento riservato e appartato, ha operato per molti anni in silenzio, riempendo la sua luminosa casa-studio-laboratorio di ingegnose creazioni ed esponendo raramente. Di recente si è avvicinato con la consueta modestia e il suo naturale, quasi fanciullesco entusiasmo, alla pittura, attraverso la quale esprime in questa mostra la sua grande passione per il mare.

E lo fa, come sempre, in modo accurato e originale, con una produzione immediata e torrenziale, invasa dalla luce e da festosi colori. Sono lavori prevalentemente realizzati ad acrilico su tavola con cornici dautore, ricavate da materiali di recupero così come il supporto su cui dipinge e come tutte le sue ingegnose sculture: pitture nate da uno scatto fotografico e dalla rielaborazione a pennello dell’immagine ottenuta attraverso l’obiettivo. «La fotografia mi ha fatto capire – osserva infatti Schumann – come l’informale possa essere uguale o assai vicino alla realtà».

Molti anni di pratica e di studio architettonico gli hanno in tal senso giovato, perché nella sua pittura l’equilibrio tra i pieni e i vuoti e tra campiture cromatiche lisce e materiche è fine e felice. E spesso egli sa cogliere con un sorriso surreale, attraverso un particolare, il tutto, con una creatività che, per la sua poliedricità e l’intrecciarsi di diverse discipline – conclude Accerboni – sarebbe sicuramente piaciuta a Leon Battista Alberti, architetto umanista dalla multiforme attività, che incarnò l’ideale dell’uomo-artista del Rinascimento”.

 

Giorgio Schumann

Nato nel 1950 a Trieste, dove vive e lavora, disegna ininterrottamente sin dall’infanzia.

Si laurea in Architettura a Venezia, affiancando allo studio diverse esperienze lavorative nel settore grafico-progettuale. Collabora strettamente con lo studio dell’architetto Romano Boico di Trieste, pratica la libera professione e poi insegna presso l’Istituto d’Arte “Nordio” di Trieste. Appassionato di design, crea numerosi prototipi, che costruisce personalmente, proseguendo nel contempo nell’attività scultorea. Il fil rouge che accomuna molti dei suoi lavori, dai disegni, al collage, alle sculture, è molto attuale poiché concerne il riuso di materiali di scarto, principalmente legno, ma anche metalli, plastica, carta. Un discorso a parte meritano le vignette umoristiche. Recentemente vince il timore quasi reverenziale per la pittura e inizia una serie di acrilici dal taglio marcatamente fotografico.

© 10 Gennaio 2012

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