Peppe Servillo e le “Memorie di Adriano”
di C.S.
Appuntamento mercoledì 11 gennaio al Rossetti
Possono, le note de Il ragazzo della via Gluck diventare materia di improvvisazione jazz? Si potrebbe immaginare di scorgere fra le partiture del repertorio di Peppe Servillo, le note di Azzurro, o di Sei rimasta sola? Di primo acchito, sembrerebbe impossibile… Ma poi, arriva sulla scena una sfida, un esperimento, un gioco, che armonizza senso di rispetto, disillusione e ironia e la personalità sorprendente di musicisti del calibro di Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Furio Di Castri, Rita Marcoltulli, Mattia Barbieri e soprattutto la figura carismatica, straordinaria di Peppe Servillo… E allora sì, la sfida diventa possibile, le note di Celentano s’innervano nelle vibranti evoluzioni musicali del gruppo e il risultato è incredibile, affascinante, e fin dal titolo divertente: ecco Memorie di Adriano. Lo spettacolo arriva a Trieste, ospite del cartellone altripercorsi dello Stabile regionale (www.ilrossetti.it), per una sola serata, mercoledì 11 gennaio alle ore 20.30 alla Sala Assicurazioni Generali.
L’Adriano del titolo non è più dunque – come nell’immaginario di chi ama il teatro e la letteratura –l’imperatore della Yourcenar, portato sul palcoscenico con successo immenso da Giorgio Albertazzi, ma è Adriano Celentano, personaggio di tutt’altro profilo e di notevole ascendente. E il merito di questa magia va tutto a Servillo e i suoi musicisti. Voce degli Avion Travel (www.avion-travel.net), ma uomo di cultura e di arte eclettico e multiforme, pronto ad esercitare talento e magnetismo come attore, artista di teatro, musicista Peppe Servillo ha già percorso in realtà un lungo tratto di strada assieme agli altri cinque compagni di quest’avventura: sei anni fa, una “residenza artistica” li ha fatti incontrare e “giocare” per la prima volta a rimescolare le loro esperienze partendo dalla rilettura trasversale di musiche che non appartenevano loro completamente. Prima s’interessarono a Frank Zappa, poi lavorarono su Domenico Modugno… temi attorno a cui divagare esprimendo una koinée di poetiche, amicizia, talenti, ricca di suggestioni. Il progetto su Modugno, intitolato Uomini in frac, ha superato ogni aspettativa: cinque anni di viaggi, applausi, un centinaio di concerti in tutta Europa. Alla fine di questo ciclo, per il gruppo era giunto il momento per una nuova esplorazione e questa volta il personaggio della musica italiana da prendere in considerazione è stato Adriano Celentano.
Sono molti i motivi che hanno spinto il gruppo a concentrarsi su di lui: il periodo di grandi trasformazioni culturali e sociali in cui ha evoluto la propria personalità e la propria musica, il tipo di terreno compositivo ampio su cui si è attivato, il suo impegno civile talvolta espresso in modo un po’ fumoso… E poi – naturalmente – il suo talento di interprete e cantautore e quel carisma che lo mise a capo del Clan, una sorta di “comune” di artisti che ha avuto molti pregi nella storia della musica italiana: avrebbe voluto mettere in luce i diversi cantanti che vi si radunarono (fra questi Don Backy, Ricky Gianco, Demetrio Stratos), fu casa discografica e produsse canzoni impegnate e leggere, adattò il rock di Elvis Presley e il soul di Wilson Pickett e Ben King al sound italiano…
Memorie di Adriano va in scena a Trieste, alla Sala Assicurazioni Generali, ospite del cartellone altripercorsi dello Stabile regionale mercoledì 11 gennaio alle ore 20.30. I biglietti ancora disponibili si possono acquistare presso i consueti punti vendita dello Stabile regionale e attraverso il sito www.ilrossetti.it.
© 10 Gennaio 2012