“Christmas Hope”, una serata di speranza
Con le offerte raccolte si compreranno giochi per i bambini del Burlo Garofolo
Sabato 17 dicembre alle ore 20:30 una gremita Chiesa di San Giacomo Apostolo ha ospitato il concerto di beneficenza Christmas Hope a favore dell’Associazione ABIO Trieste che da anni, attraverso l’attività dei propri volontari, lavora ai fini di migliorare la qualità della vita dei bambini che entrano in contatto con una struttura ospedaliera e delle loro famiglie, riducendo al minimo con il sorriso e con il gioco il rischio di trauma da ricovero. Il programma del concerto natalizio offerto da ABIO Trieste in collaborazione con Twenty Count ha visto protagonista un interessante mix di brani corali e musica strumentale che ha dato forma a un repertorio in grado di assimilare voci e strumenti in un’idea comune, intercalati dall’arte della parola e da un testo commovente: una straordinaria amalgama di suggestioni valorizzata al massimo dall’eccellente acustica della Chiesa luogo dell’evento.
La serata si è aperta con la toccante lettura da parte di Francesco Gusmitta, direttore artistico de La Bussola dell’Attore e presentatore dell’evento, della poesia L’Arpista, elaborazione autorizzata del direttore artistico della Fabbrica Wojtyla Patrizio Ranieri Ciu del testo inedito di Karol Wojtyla. La lettura era accompagnata dalle melodiose note dell’arpa della talentuosa dodicenne Paola Gregoric. A seguire il duo organo e violino composto da Vincenzo Ninci e Silvio Quarantotto ha eseguito una sonata inedita di Giuseppe Tartini, tratta da un manoscritto autografo inedito conservato presso la Biblioteca Antoniana di Padova e presentata in anteprima a Trieste dalla Prof. Margherita Canale. L’impronta vocale è particolarmente presente nella musica di Tartini e diviene riferimento per la conduzione melodica e la costruzione del discorso musicale. Nelle sue composizioni sono numerosi i motivi vocali e, in varie testimonianze, egli rese noto il suo lavoro di ricerca di uno stile che traesse ispirazione dalla parola e dalla semplicità delle melodie popolari. L’udito è dunque accarezzato dalla musica strumentale, ma cantata: non con la voce ma con il violino. La voce del violino costituisce naturale premessa ad altre, melodiose voci.
Il Coro Polifonico di Ruda, diretto da Fabiana Noro e accompagnato al pianoforte da Matteo Andri e al violoncello da Antonio Merici, ha chiuso la serata con una ricca scelta di canti sacri, natalizi e classici che, partendo da autori del XIX secolo, è giunta fino a brani contemporanei di compositori viventi, tutti accomunati da una vocalità tersa e profondamente meditativa in grado di far divenire il suono e la musica un messaggio spirituale di riflessione interiore. Da Schubert a Whitacre, i pezzi scelti hanno accompagnato l’ascoltatore in un percorso in cui le voci del coro si sono fatte suono puro, vibrazione, musica assoluta.
Il concerto ha donato al pubblico momenti di autentica emozione e suggestione, e contestualmente gli ha permesso di donare un sorriso: le offerte raccolte in occasione dell’evento, infatti, saranno destinate all’acquisto di giocattoli da distribuire ai bambini ricoverati presso l’IRCCS Burlo Garofolo in occasione della festa di Natale organizzata, come ogni anno, da ABIO Trieste. Le offerte, inoltre, contribuiranno alle numerose attività benefiche dell’Associazione.
Nelle foto:
1. il Coro Polifonico di Ruda
2. Francesco Gusmitta intervista la presidentessa di ABIO Trieste Maria Stella Tolentino
3. il duo Quarantotto-Ninci
Qui la fotogallery di Filippo Marini
© 15 Dicembre 2011