La Voce di Trieste

WWF Trieste, 40 anni per la tutela dell’ambiente

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Intervista al presidente Alessandro Giadrossi

Nei giorni corsi il WWF di Trieste (http://wwftrieste.blogspot.com/) ha festeggiato 40 anni di attività, organizzando un convegno a cui hanno partecipato autorevoli relatori con l’obiettivo di delineare un bilancio del lavoro svolto fino ad adesso e le coordinate dei progetti futuri. A introdurre i lavori è stato il presidente del WWF Trieste, l’avvocato Alessandro Giadrossi.

 

 

Presidente Giadrossi, quali sono le battaglie vinte e perse dal WWF a Trieste negli ultimi anni?

Quarant’anni di attività non possono essere riassunti in poche righe. Abbiamo vinto quando siamo riusciti a far comprendere l’insensatezza di alcune scelte localizzative (es. centrale a carbone a Muggia). Abbiamo perso quando gli interessi erano molto forti e gli investimenti ingenti (es. Sincrotrone). Il nostro scopo è conoscere lo stato dell’ambiente raccogliendo tutti i dati possibili, prevedendone le trasformazioni e informare la cittadinanza e gli amministratori locali, tenendo alto il loro livello di attenzione su queste tematiche.

Come si pone la situazione triestina in rapporto a quella nazionale?

La provincia di Trieste è geograficamente particolare: è una città metropolitana con un territorio splendido  – il Carso e la Costiera – che hanno subito l’aggressione espansiva edilizia e infrastrutturale degli anni Settanta e Ottanta. Trieste è una città dove la qualità della vita deve essere ancora migliorata, creando occupazione in questo settore (mobilità urbana, gestione dei rifiuti, risparmio energetico) e potrebbe diventare un caso scuola di prosperità senza crescita.

I triestini si dimostrano sensibili rispetto alle altre città d’Italia in cui il WWF opera? Che ruolo hanno i giovani nell’organizzazione?

Qui la sensibilità per l’ambiente è storicamente molto forte, risalendo, nelle sue forme moderne, alla fine degli anni ‘50: già all’inizio del ‘900 esisteva l’associazione austriaca per la protezione degli uccelli. Le nostre attività si reggono sull’indispensabile aiuto dei volontari, aumentati in questi ultimi anni grazie anche alle molte occasioni d’incontro, ma sempre pochi rispetto ai soci della provincia di Trieste. Per favorire la presenza di giovani nell’associazione, da un anno, all’interno dell’Università opera un gruppo studentesco.

Quali sono i maggiori problemi a Trieste?

La Ferriera, il cui impatto è pesantissimo e intollerabile. Il sistema di controllo non ha mai funzionato. Ancora dovremo evitare la costruzione d’impianti di rigassificazione nel Golfo. Quanto al Carso siamo quasi fermi al 1971, cui risale una prima tutela con la legge Belci. Inoltre Trieste ha un piano regolatore culturalmente fermo agli anni Sessanta.

Quali sono le vostre iniziative future per Trieste?

Il convegno dei 40 anni aveva lo scopo di acquisire dei contributi qualificati alla discussione delle linee d’azione per i prossimi anni. Sino alla fine di novembre ci dedicheremo alla redazione di questo programma.

Potrebbe raccontare un po’ come nasce l’iniziativa “Biodiversamente che si svolgerà a Trieste e in Italia nei prossimi giorni?

Si tratta di un’iniziativa del WWF Italia e dell’Associazione Nazionale dei Musei Scientifici. La ricerca scientifica sulla biodiversità è alla base del nostro benessere e della nostra economia: sostenerla significa tutelare il futuro di tutte le specie viventi. Biodiversamente 2011 è dedicato ai protagonisti della ricerca scientifica, in particolare sulla biodiversità, i quali conseguono ogni anno risultati straordinari. Raccoglieremo dei piccoli contributi per finanziare due borse di studio e adottare un ricercatore che vi terrà costantemente informati sui risultati del suo lavoro.

Il 23 ottobre dalle 11 alle 12.30 il Civico Museo di Storia Naturale di Trieste e l’Oasi WWF di Miramare propongono l’appuntamento “Quali squali?? Lanterna, sega e martello, non solo attrezzi, ma specie diverse di squali” al Civico Museo del Mare di Trieste, per parlare di biodiversità e squali e per cimentarsi poi con un laboratorio che permetta di conoscere questi affascinanti abitanti del mare. Dalle 10.00 alle 13.00: “Il labirinto della Cernizza”, escursione naturalistica per conoscere una parte dell’ambito protetto delle Falesie di Duino, tra il Bosco della Cernizza e il Villaggio del Pescatore, alla scoperta delle specie caratteristiche del Mediterraneo e di suggestivi scorci sul Golfo. Visita al sito paleontologico dell’adrosauro Antonio (Villaggio el Pescatore), in collaborazione con il Civico Museo di Storia Naturale di Trieste.

 

Per maggiori informazioni:

WWF Trieste

Via Cecilia de Rittmeyer 6 – 34132 Trieste

Tel e fax: 040 360551

Orario: lunedì dalle 17 alle 19; martedì e mercoledì dalle 9 alle 11 e dalle 17 alle 19; giovedì dalle 9 alle 11.

http://wwftrieste.blogspot.com – wwfts@libero.it

© 21 Ottobre 2011

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