La Voce di Trieste

La stagione lirica e di balletto 2012 del Teatro Verdi di Trieste

Maggiore attenzione verso i giovani artisti della regione

L’11 ottobre, nella sala del Ridotto del Teatro Verdi è stata presentata la stagione lirica e di balletto 2012 della fondazione lirica triestina. Il sovrintendente e direttore artistico Antonio Calenda ha voluto parlare con quella chiarezza 1dovuta al decoro e dignità, al senso di cultura della città» come egli stesso si è espresso, delle asperità e dei mali che affliggono il Teatro lirico, appena uscito da due stagioni che hanno registrato un bilancio passivo. Con la conferenza stampa dell’11 ottobre Calenda ha voluto inaugurare quella che, nonostante queste difficoltà, ha definito una «grande stagione» lirica organizzata, con la collaborazione del consiglio di amministrazione, disponendo di un budget poco meno che dimezzato rispetto agli anni precedenti. A questo proposito Calenda ha ricordato l’importanza dell’impegno del maestro Tasca nel riuscire a portare sul palcoscenico del teatro lirico di Trieste cantanti prestigiosi con un cache minore di quello normale.

La stagione si apre con Anna Bolena, per la regia di Graham Vick, che vedrà sul palco, tra gli altri, interpreti come Mariella Devia, soprano di fama internazionale e Celso Albelo.

Con Cercando Picasso spettacolo ultra premiato, interpretato da Giorgio Albertazzi, che prevede anche l’intervento della Martha Grahm Dance Company il cartellone propone un’ opera assolutamente originale e nuovo. La scelta di affiancare all’evocazione della pittura di Picasso le coreografie di Martha Graham è stata fatta da Calenda per portare a realizzazione uno spettacolo che sia armonia di recitazione, danza, musica e pittura attraverso il quale avvicinarsi alla figura del grande pittore spagnolo. I testi sono di Garcia Lorca, Appolinaire  e Rimbaud e Picasso

Segue in cartellone La battaglia di Legnano, con una messa in scena curata da Ruggero Capuccio e nella quale vedremo sul palco, tra glia altri, Dimitra Theodossiu, una delle voci più apprezzate per il repertorio Verdiano; Giorgio Caoduro e Sara Galli. Dal 17 marzo andrà in scena il Rigoletto, nell’allestimento curato dal regista Michele Mirabella, autore di programmi radio televisivi (come Elisir) oltre che regista di spettacoli di prosa e lirici. Tra gli interpreti si segnala la presenza di Francesco Meli, tenore di fama internazionale che ha calcato anche il palcoscenico del Metropolitan di New York, Luca Salsi, baritono fra i più apprezzati della sua generazione; Julia Nonikova e M. Rysso. La direzione è affidata al  maestro Corrado Rovaris, direttore che Calenda ha definito di notevole «acutezza interpretativa» e il cui contributo, ha precisato, aiuterà l’orchestra a maturare. Questa produzione offrirà al Teatro Verdi grandissima visibilità poiché la Fondazione Lirica Triestina è stata incaricata di rappresentare con questo pezzo il comparto della musica classica nell’ambito della celebrazione della “Giornata d’Italia” a Yesou (Corea del Sud), sede dell’EXPO 2012.

Altra opera in cartellone è la Boheme, interpretata, tra gli altri da Rossana Potenza, cantante di una forte “potenza espressiva” e Daniela Mazzucato. La messa in scena dell’opera, che Calenda definisce  un «archetipo di melodramma appassionato» capace di suscitare echi anche nell’animo dei giovani e che avrebbe voluto portare al Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia Il Rossetti per far scoprire al pubblico di prosa la lirica, sarà anche una sorta di masterclass dedicata all’interpretazione attoriale e vocale, aperta a giovani cantanti.

Dal 17 maggio verrà rappresentata la commedia lirica di Pietro Mascagni L’amico Fritz, con la direzione di Fabrizio Maria Carminati  e la regia di Daniele Salvo; in questa occasione torna in scena a Trieste  anche Massimo Giordano.

Ma la stagione 2012 si apre anche alle novità: in giungo verrà infatti messo in scena, in anteprima mondiale, C’est ainsi (Proprio così) il musical inedito che Pirandello negli anni ’30 scrisse per i palcoscenici americani e che, rimasto sconosciuto, è stato conservato a Latisana nel fondo Torre Gherson.  Si tratta di una storia d’amore ambientata in Florida; la regia è di Antonio Calenda con le scene e i costumi di Pier Paolo Bisleri e le coreografie di Francesca Harper.

Dal 24 novembre andrà in scena Il barbiere di Siviglia; l’opera, che vuole essere una “consapevole” celebrazione di Rossini, sarà interpretata da un cast specializzato: Daniela Barcellona, triestina; Roberto De Candia; Antonino Siragusa, triestino d’adozione e Marco Vinco; il maestro Paolo Vero, dirigerà l’orchestra e il coro, offrendo, al coro del Verdi un’occasione di crescita e maturazione, ha precisato Calenda. La versione messa in scena al Verdi di quest’opera rossiniana verrà registrata dalla Sony e commercializzata su dvd, evento, questo, che per metterà per la prima  volta Verdi di dare a una sua produzione riconoscimento mondiale.

La stagione si concluderà con il tradizionale appuntamento di dicembre con la danza classica: è stato scelto di portare in scena un classico come La bella addormentata; lo spettacolo sarà presentato dal Balletto dell’Opera di Kiev, una delle più prestigiose e antiche (la compagnia è nata nel 1867) compagnie di danza classica russa.

Questa programmata per il 2012 si presenta dunque come una stagione importante e innovativa, sia per l’importanza degli artisti che vi si vedranno impegnati, sia per le occasioni di visibilità offerte alla Fondazioni Lirica di Trieste dalle produzioni in programma, sia per gli inediti che verranno rappresentati. Ma innovativa è anche l’attenzione particolare dedicata agli ingaggi di  giovani artisti della regione Friuli Venezia Giulia: Paolo Rumetz, Nicolò Ceriani, Domenico Balzani e Ilaria Zanetti (oltre i già citati Daniela Barcellona, Antonino Siragusa e Giorgio Caoduro).

Una nuova direzione e stata intrapresa dall’amministrazione con la scelta di affiancare ai grandi nomi della lirica, altri artisti, alcuni emergenti che andranno a formare un secondo cast e si esibiranno in alcune delle recite abbinate a determinati turni di abbonamento alla stagione ma con prezzi decisamente più abbordabili. Si tratta di una scelta di «giustizia distributiva», come l’ha definita Calenda, intrapresa con lo scopo di attrarre e stimolare un nuovo pubblico a teatro. Nuovo intento della stagione 2012, infine, è anche quello di incrementare lo sbigliettamento grazie all’offerta, rarissima in precedenza, di recite “fuori abbonamento”.

© 13 Ottobre 2011

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