Il Consiglio Provinciale di Trieste contrario alla centrale termoelettrica di Lucchini Energia
di C.S.
Nota stampa
Nella seduta del 29 settembre il Consiglio Provinciale di Trieste ha espresso all’unanimità parere, di compatibilità ambientale non favorevole al progetto di una centrale termoelettrica a metano di Lucchini Energia nel porto industriale di Trieste.
Il progetto è collegato a quello di un rigassificatore della multinazionale Gas Natural, avversato anch’esso dalla maggioranza dei cittadini e delle istituzioni, che ne ritengono inaccettabili gli impatti ambientali, i rischi per la popolazione e gli effetti di blocco delle attività normali e redditizie del porto. Quello ora espresso dal Consiglio Provinciale è il parere di valutazione ambientale non vincolante previsto dalla legge ed indirizzato alla Regione Friuli Venezia Giulia.
La contrarietà è motivata dal fatto che i tecnici incaricati dalla Provincia di esaminare il progetto della centrale vi hanno riscontrato carenza di giustificazione energetica, calcolo insufficiente degli impatti diretti ed in relazione agli impianti vicini o connessi esistenti ed in progetto, insufficiente valutazione delle emissioni, innalzamento termico dell’acqua marina di 7°C senza esercizio del gas ed assenza totale di studi degli effetti sugli ecosistemi marini e sui sedimenti. Il progetto risulta inoltre legato e condizionato alla vicina ed inquinante Ferriera di Servola, la cui chiusura è comunque prevista per il 2015.
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© 30 Settembre 2011