AVAAZ: petizione urgentissima all’ONU contro la pesca d’alto mare distruttiva
La salute del mare riguarda tutti, perché è una massa unica d’acqua salata che copre il 70% del pianeta. ed i suoi equilibri biologici e fisici sono perciò correlati: anche le distruzioni dell’ecosistema marino nei mari lontani da noi si rifletteranno su quelli vicini, ed inversamente.
In particolare le pratiche di pesca distruttive in alto mare sconvolgono gli ecosistemi vulnerabili dei fondali di varia profondità: si tratta di quelle con attrezzi da pesca di fondo (reti a strascico, draghe, reti da posta ancorate, ecc.) che producono tutte danni gravissimi e spesso irreversibili. E questa distruzione sta procedendo sistematicamente se non verrà fermata.
Dopo la Commissione europea, sta ora per deliberare in merito l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’organizzazione internazionale AVAAZ ha lanciato perciò un appello internazionale urgentissimo diretto all’Assemblea, che si firma in rete su http://www.avaaz.org/en/stop_ocean_clear_cutting/?tta
L’organizzazione no-profit indipendente Avaaz.org opera con un team internazionale e 7 milioni di aderenti in tutto il mondo per ‘far sentire la voce’ (questo il significato del suo nome) dei popoli nelle decisioni nazionali e globali che ne minacciano vita, cultura, valori e libertà.
© 16 Settembre 2011