La Voce di Trieste

Sismano nel cuore

di

La magia di un piccolo borgo medievale

Sono sempre stata un po’ presa in giro dagli amici per la mia totale incapacità a orientarmi, tant’è che quando mi capita d’andare in gita con qualche classe, all’inizio bleffo clamorosamente e faccio finta di sapermi destreggiare con piantine e quant’altro, poi alla fine trovo sempre qualche studente volonteroso che mi viene in soccorso e mi risolve il problema. Se dunque qualcuno mi avesse chiesto alcuni giorni fa dove si trovasse Sismano, io lo avrei guardato con aria tra il trasognato e l’ebete e avrei prontamente risposto: “Perché, dovrei saperlo?”.

Ora invece so dove si trova questa amena località e se qualcuno me lo chiederà in futuro, saprò fornirgli indicazioni geografiche ben precise.

Per Sismano: prendere la E45 direzione Perugia. Uscire ad Avigliano Umbro-Montecastrilli e, attraversato il passaggio a livello, proseguire per 8 km in direzione Avigliano Umbro. Al primo paese che s’incontra allo stop, nel centro del paese, andare a destra verso Avigliano. Circa 600 metri dopo il paese di Dunarobba c’è l’indicazione per Sismano e per Todi.

Sismano è un piccolo borgo medievale che conta circa 300 persone. È decisamente fuori dalle traiettorie turistiche, ma vi assicuro che, allungando un po’ la strada dai soliti itinerari, vale la pena fermarsi. Io non l’avevo messo in preventivato nella mia vacanza, ma la curiosità alla fine l’ha fatta da padrone e decidere di invertire la rotta e di raggiungere il castello è stato tutt’uno.

Entrare nel borgo medioevale di Sismano, camminare nel silenzio di quelle viuzze è stata un’emozione forte. Lì è come se il tempo si fosse fermato, come se per magia tutto fosse rimasto fermo al 1300 o giù di lì. Non troverei  le parole adatte per descrivere quel senso d’ineffabile calore e morbidezza che mi ha avvolto nel momento in cui ho messo piede in quel  luogo. E non perderò nemmeno tempo a descrivere ciò che ho visto o che ho mangiato o dove ho dormito, anche perché esiste un sito web preciso e puntuale, ricco di particolari e informazioni (www.sismano.com).

Ciò che mi preme mettere in risalto è chi sta dietro a tutto ciò. Avevo ricevuto l’invito nientemeno che dalla marchesa Ginevra di Sismano. E quando si pensa a una marchesa ci si immagina una vecchietta, un po’ raggrinzita e cadente. Durante la permanenza a Sismano ho cercato di chiedere informazioni su di lei, ma tutti erano un po’ evasivi.

Mentre stavo per andarmene, ormai convinta che non avrei incontrato la marchesa, da una porta laterale del castello esce una giovane donna, che ci si avvicina e mi porge la mano dicendo: «Piacere, sono Ginevra, spero sia stato tutto di vostro gradimento». C’è mancato poco che non mi mettessi a ridere. E quella sarebbe stata la marchesa? Caspita! Alla faccia della vecchietta!

Rimasi a parlare con lei per parecchio tempo durante il quale mi spiegò i sacrifici che aveva fatto per far risorgere dalle ceneri quell’ammasso di ruderi che aveva avuto in eredità dalla madre. Delle difficoltà che aveva incontrato per diventare imprenditrice di se stessa. Di quello a cui aveva rinunciato per portare avanti il suo ambizioso progetto che, sulla carta, non aveva grandi possibilità di riuscita. Ora, il castello si erge in tutta la sua maestosità e domina l’intera vallata e quando state per arrivare qui a Sismano è come se si protendesse e vi cercasse, pronto ad mostrarvi i suoi più reconditi segreti.

Non ho resistito alla tentazione di chiedere a Ginevra di scattarle un paio di foto e lei, anche se con un po’ di ritrosia alla fine ha accettato. E di questo mi vanto, perché se andate a curiosare sul sito del castello, troverete tantissime foto, anche quelle del suo staff, ma di lei non c’è traccia. Un grazie dunque a Ginevra, donna deliziosa e amabile, ma anche all’abile imprenditrice che ha dimostrato, ancora una volta, che i sogni possono diventare realtà.

 

claudia@interware.it

© 17 Agosto 2011

Galleria fotografica

La locandina

Sfoglia online l’edizione cartacea

Accedi | Designed by Picchio Productions
Copyright © 2012 La Voce di Trieste. Tutti i diritti riservati
Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trieste - n.1232, 18.1.2011
Pubblicato dall'Associazione Culturale ALI "Associazione Libera Informazione" TRIESTE C.F. 90130590327 - P.I. 01198220327
Direttore Responsabile: Paolo G. Parovel
34121 Trieste, Piazza della Borsa 7 c/o Trieste Libera
La riproduzione di ogni articolo è consentita solo riportando la dicitura "Tratto da La Voce di Trieste"