Trieste: Roma vuole sopprimere la Soprintendenza storico-artistica per la regione Friuli Venezia Giulia
di PGParovel
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Stanno arrivando conferme della notizia già serpeggiante che uffici centrali del Ministero per per i beni e le attività culturali starebbero preparando la soppressione della Soprintendenza storico-artistica del Friuli Venezia Giulia, retta con particolare energia ed attivismo positivo dal Soprintendente Luca Caburlotto.
Le motivazioni formali sarebbero di razionalizzazione economica per accorpamento alle Soprintendenze architettoniche, ma risulta che l’operazione su Trieste sia stata predisposta all’insaputa dello stesso ministro Giancarlo Galan, dei suoi consiglieri, delle direzioni generali competenti e del Consiglio superiore per i beni culturali.
Il perché ci sembra ovvio: questa è una regione europea cruciale di contatto, sovrapposizione e cerniera tra popoli, storie e culture, dove è noto quanto evidente che l’istituzione andrebbe invece rafforzata nell’interesse nazionale e comunitario a ristabilire quanto prima i flussi naturali di conoscenza reciproca riequilibratrice che incomprensioni del secolo passato avevano interrotto o compromesso gravemente.
Il provvedimento di soppressione o riduzione che si profila non è dunque giustificabile con stategìe economiche ed operative coerenti, ma può sembrare ispirato piuttosto da interessi contrari a questo riequilibrio, e favorevoli invece ad antiche inerzie politiche quanto ad operazioni private discutibili e spesso malaffaristiche che la Soprintendenza storico-artistica ha sia il potere che il dovere istituzionale di contrastare.
La Voce di Trieste si associa perciò alle proteste crescenti d’ambito culturale e politico, invitando il Ministero per i beni e le attività culturali a ripensarci, e molto seriamente.
Paolo G. Parovel
© 7 Agosto 2011