Italia: liberalizzato il gioco d’azzardo online si pensa ad un referendum abrogativo
di PGParovel
Problemi sociali
Giochi d’azzardo e scommesse sono mali umani molto antichi, legati a processi psicologici diffusi ed impossibili da debellare. Ma proprio per questo vanno vigilati, contenuti e contrastati con attenzione costante, senza ignorarli e tantomeno incoraggiarli.
La materia è inoltre delicatissima, perché contrappone i danni e le sofferenze abnormi che queste pratiche recano in maniera diretta ed indiretta, rovinando persone e famiglie, al potere corruttivo che i suoi gestori legali ed illegali, esercitano sulla politica con gli enormi guadagni diretti, e la criminalità organizzata anche con le attività di usura e di riciclaggio.
Vi sono inoltre notevoli differenze tra Stati nei trattamenti giuridici proibitivi o permissivì del problema, che dal 1995 si è esteso e moltiplicato fuori misura attraverso il gioco d’azzardo e le scommesse sportive online, cioè sulla rete internet globale, con giri d’affari giganteschi in crescita continua.
In Italia la legge riservava la gestione di questo settore di attività in rete a due enti pubblici: il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) e l’UNIRE (Unione Nazionale per l’Incremento delle Razze Equine). Le norme dell’Unione Europea consentono infatti agli Stati membri di limitare l’offerta di servizi di gioco d’azzardo, per motivi d’interesse pubblico, come il contrasto delle dipendenze da gioco e della criminalità organizzata, ma a condizione che sia lo Stato stesso a fornire questi servizi, e nel modo più corretto.
Nel 2005 alcuni operatori stranieri hanno denunciato perciò all’UE come eccessive e contrarie alla libertà di mercato le restrizioni loro imposte dall’Italia, che la Commissione Europea ha perciò messo in mora nel 2006 costringendola, agli inizi del 2010, a liberalizzare gradualmente il mercato del gioco d’azzardo online dal 1° gennaio 2011. E così dal 18 luglio 2011 sono stati anche legalizzati i giochi in denaro contante di poker online ed i casinò online.
I rischi di dipendenza dal gioco online sono enormi, perché può essere esercitato direttamente e segretamente dappertutto, diventando un’emergenza psicopatologica e sociale spaventosa. L’uso di denaro contante lo aggrava ora ulteriormente e favorisce ulteriormente le attività criminali organizzate.
Ed anche in questo senso appare significativo che il governo italiano, così restìo ad adeguarsi alle norme europee in materie sacrosante come quelle ambientali e sociali, sia stato invece così solerte con questa fonte di guadagni sporchi per l’erario e per le mafie al prezzo della rovina e disperazione e di grave pericolo per innumerevoli persone e famiglie.
Alle ovvie valutazioni politiche e morali del fatto si aggiunge quindi un allarme sociale elevatissimo sia per le dipendenze patologiche e patogene da gioco di giovani ed adulti, sia sul piano della lotta alle mafie. E c’è già chi pensa ad un referendum abrogativo.
(pgp).
© 19 Luglio 2011