Giovanna Ericani espone le Forme dell’Acqua
di C.S.
Sabato 18 giugno 2011 alle ore 18.00 nello spazio espositivo dell’Hotel Vis a Vis di Trieste (piazza dello Squero Vecchio 1) avrà luogo la mostra personale della pittrice Giovanna Ericani intitolata Le forme dell’acqua. La rassegna propone una sequenza di acquerelli e altorilievi in tela gessata e dipinta con acrilici, realizzati nel 2010/2011 e del tutto inediti.
Il segno felice e il fantastico sentire di Giovanna Ericani – scrive l’architetto Marianna Accerboni, curatore della mostra – sul piano dell’immagine bidimensionale e della tridimensionalità, rappresentano il filo sottile che sostiene questa rassegna, in cui l’artista, molto nota anche nell’ambito dell’illustrazione e della comunicazione pubblicitaria, dimostra di aver raggiunto un’ulteriore evoluzione, svolta nell’ambito di un linguaggio sottilmente affascinante, coinvolgente ed evocativo, come il rumore dell’acqua che infrange la riva o scorre lieve lungo anfratti di roccia; o si adagia, vitale, tra alte vette. In queste “visioni” contemporanee, del tutto inedite e realizzate nel 2010/ 2011 con tratto magistrale e immediato ad acquerello o attraverso bassorilievi in tela gessata e dipinta con acrilici, l’artista ci conduce con grande sicurezza e veemenza creativa in una sorta di percorso naturalistico, in cui s’intuisce un invito implicito a guardare il reale con chiarezza, ma anche attraverso un velo delicatamente onirico, che ne svela e ne rende ancora più affascinante la vitale energia.
Sotto il profilo tecnico e stilistico Ericani, che non ha mancato di farsi notare grazie a numerose e qualificate esposizioni in Italia e all’estero, si mostra ineccepibile sia nella declinazione degli elementi materici, sia per l’accentuata sensibilità plastica che per l’affascinante capacità d’interpretare l’irruenza delle forze naturali e per il felice intuito luministico: doti che qualificano in modo fondamentale ed essenziale gli acquerelli e i bassorilievi dedicati ai paesaggi d’acqua incontrati nei viaggi in paesi anche lontani come l’Africa e l’Australia. E’ un sensibilità tratta dall’antico lessico impressionista – conclude Accerboni – tradotta oggi dall’autrice in un felice esito riferibile in parte alla Nuova Figurazione e a un linguaggio anche postmoderno con allusioni neoclassiche. Che prosegue, trasfonde e tramuta il suo fine codice narrativo già dedicato all’illustrazione, in un’opera d’arte di pura, trasparente bellezza.
La mostra è visitabile fino al 9 luglio con orario da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 17.00, al sabato dalle 9.00 alle 15.00.
© 18 Giugno 2011