Trieste – si rivota domenica 29 e lunedì 30: ecco quali sono le vere forze in campo
di PGParovel
Analisi politica
Domenica 29 e lunedì 30 maggio si tengono i ballottaggi tra i due candidati più votati al primo turno per la carica di sindaco del Comune di Trieste, Cosolini ed Antonione, e di presidente della Provincia, Bassa Poropat e Ret.
Le riforme antidemocratiche delle leggi elettorali ci hanno costretti a queste scelte ingrate del meno peggio. Ed ora buona parte di noi si sta chiedendo di nuovo per chi e se votare, e perché, tra offerte politiche che continuano ad apparire inadeguate e confuse. Ma il nucleo concreto della situazione è forse più semplice di quanto sembri.
Un sondaggio d’opinione della SWG ha infatti appena confermato che i veri problemi principali vissuti e percepiti dalla gente non sono gli acquari, il turismo e gli appalti, ma esattamente quelli che abbiamo già indicato noi: il lavoro, anzitutto col porto, l’assistenza sociale, la sanità, la casa, l’ambiente.
Mentre dietro la marea di sigle e di chiacchiere le forze reali in campo dopo il primo turno elettorale a Trieste sono soltanto quattro di tipo diretto, due trasversali ed una decisiva.
La prima forza diretta è il centrodestra degli affari ed appalti che ha governato sinora e punta sul candidato sindaco meno votato, Antonione con l’uscente già compromesso Dipiazza pronto a governare di nuovo lui come vicesindaco, a garanzia di continuità delle vecchie operazioni. Questo è lo schieramento protetto dal sistema di potere Berlusconi, ed appare perciò destinato a finire travolto dal suo crollo sempre più vicino. Assieme alla Lega Nord che a Trieste ha scelto di appoggiarlo.
La seconda forza diretta è il centrodestra popolare che si è coalizzato attorno a Franco Bandelli e si occupa invece del problemi veri della gente. Ha avuto perciò un ottimo successo di voti, non appoggia Antonione (né Cosolini) ed è una forza di prospettiva. Se infatti si manterrà indipendente e seriamente combattivo potrà funzionare e crescere all’opposizione del nuovo sindaco, senza finire travolto con Berlusconi né schiacciato dal centrosinistra.
La terza forza diretta è il centrosinistra delle buone intenzioni raccolto attorno al candidato sindaco più votato, Roberto Cosolini. Uomo non brillantissimo ma serio e presentabile rispetto alle spudoratezze politiche ed agli azzardi cui ci aveva abituati il Dipiazza. Questo centrosinistra ha un passato d’opposizione debole e troppo spesso compromissoria, ma in posizione di governo potrebbe funzionare, ed offre almeno possibilità di cambiamento. Il che, vista l’alternativa purtroppo lobbysta di Antoinione, è già molto.
La quarta forza diretta è un movimento composito esterno od interno al centrosinistra più che al centrodestra, polarizzato sul gruppo critico di Beppe Grillo e sull’Italia dei valori legalitaria di Dipietro e De Magistris (ora candidato sindaco anticamorra in ballottaggio a Napoli). Più l’incognita in crescita del nuovissimo movimento degli Indignati, che dopo la Spagna sta emergendo rapidamente in tutt’Europa. Anche questo spazio politico è dunque di sviluppo futuro e con buone prospettive.
Le due forze trasversali sono invece gli schieramenti appena emersi pro o contro lo sviluppo lavorativo del porto e del Porto franco. È uno scontro interno a tutte le forze politiche, ed ora concentrato sul tentativo illegale, capitanato dal Dipiazza, di eliminare il Portofranco Nord (portovecchio) forzandone l’urbanizzazione speculativa perché non venga riattivato da nuovi investitori portuali internazionali concretamente interessati al regime extradoganale. La battaglia per difenderlo è appena cominciata, e le nostre inchieste vi hanno avuto e conservano un ruolo d’informazione essenziale. Antonione sta con gli speculatori contro il Portofranco, mentre Cosolini sembra disponibile a riesaminare il problema.
La forza decisiva rimane però quella della libera intelligenza dei cittadini elettori nel capire bene le cose e voler dare un futuro migliore anche a Trieste. Una scelta civile che ciascuno può e deve compiere da sé.
Paolo G. Parovel
© 25 Maggio 2011