Trieste: la festa della Polizia di Stato
Sabato 21 maggio si è tenuta a Trieste, nella grande Piazza Unità affacciata suggestivamente sul mare tra i luminosi palazzi absburgici, la festa annuale della Polizia di Stato, convocata invitandovi tutti a testimoniare lo spirito della legalità, del rispetto dei diritti umani, della tolleranza e della solidarietà nella tutela corretta della della sicurezza e della pacifica convivenza.
Le celebrazioni triestine sono iniziate alle 9 in questura con gli onori a tutti i caduti della Polizia da parte del prefetto Alessandro Giacchetti, del questore Giuseppe Padulano e rito religioso officiato dal cappellano provinciale don Paolo Raki?.
Alle 11.30 si è invece aperta la cerimonia ufficiale in piazza Unità, con le autorità, le rappresentanze delle specialità Corpo, illustrate anche da un padiglione espositivo, e le musiche dell’Ensemble di ottoni e percussioni del Conservatorio Tartini diretto da Romolo Gessi.
I risultati annuali dell’attività della Polizia nella provincia di Trieste ed il programma della cerimonia sono stati presentati venerdì dal questore nella sala stampa della questura dedicata alla memoria dell’Assistente triestino Eddie Walter Cosina, caduto in servizio nel 1992 nella strage di via D’Amelio a Palermo assieme a giudice Giovanni Borsellino e ad altri agenti della scorta. Il questore ha anche consegnato alla madre di Cosina la medaglia commemorativa della Polizia di Stato.
Sullo stato della sicurezza pubblica a Trieste, Padulano ha sottolineato un confortante calo tendenziale dei delitti in genere, attribuibile prima che ad attività repressive a quelle di controllo, di prevenzione e di dialogo con tutte le componenti del tessuto sociale. Sono state complessivamente indagate 1605 persone in stato di libertà e 342 in stato di arresto, con rilevanti risultati investigativi. Rimane purtroppo critico il problema dell’abuso di alcol e droghe da parte dei giovani, che dovrà essere seguito con attenzione accresciuta in collaborazione le famiglie, la scuola e le organizzazioni di volontariato.
Trieste: questo sabato in piazza
la festa della Polizia di Stato
Sabato 21 maggio si è tenuta a Trieste, nella grande Piazza Unità affacciata suggestivamente sul mare tra i luminosi palazzi absburgici, la festa annuale della Polizia di Stato, convocata invitandovi tutti a testimoniare lo spirito della legalità, del rispetto dei diritti umani, della tolleranza e della solidarietà nella tutela corretta della della sicurezza e della pacifica convivenza.
Le celebrazioni triestine sono iniziate alle 9 in questura con gli onori a tutti i caduti della Polizia da parte del prefetto Alessandro Giacchetti, del questore Giuseppe Padulano e rito religioso officiato dal cappellano provinciale don Paolo Raki?.
Alle 11.30 si è invece aperta la cerimonia ufficiale in piazza Unità, con le autorità, le rappresentanze delle specialità Corpo, illustrate anche da un padiglione espositivo, e le musiche dell’Ensemble di ottoni e percussioni del Conservatorio Tartini diretto da Romolo Gessi.
I risultati annuali dell’attività della Polizia nella provincia di Trieste ed il programma della cerimonia sono stati presentati venerdì dal questore nella sala stampa della questura dedicata alla memoria dell’Assistente triestino Eddie Walter Cosina, caduto in servizio nel 1992 nella strage di via D’Amelio a Palermo assieme a giudice Giovanni Borsellino e ad altri agenti della scorta. Il questore ha anche consegnato alla madre di Cosina la medaglia commemorativa della Polizia di Stato.
Sullo stato della sicurezza pubblica a Trieste, Padulano ha sottolineato un confortante calo tendenziale dei delitti in genere, attribuibile prima che ad attività repressive a quelle di controllo, di prevenzione e di dialogo con tutte le componenti del tessuto sociale. Sono state complessivamente indagate 1605 persone in stato di libertà e 342 in stato di arresto, con rilevanti risultati investigativi. Rimane purtroppo critico il problema dell’abuso di alcol e droghe da parte dei giovani, che dovrà essere seguito con attenzione accresciuta in collaborazione le famiglie, la scuola e le organizzazioni di volontariato.
© 21 Maggio 2011