Passaparola sui referendum
Oltre a provvedimenti per vanificare i referendum d’iniziativa popolare del 12-13 giugno sul nucleare, l’acqua pubblica e sul ‘legittimo’ impedimento nei processi a Berlusconi, il governo italiano sta anche paralizzando l’informazione in argomento. A difesa della democrazia sta perciò girando in rete un passaparola, che giriamo senz’altro ai nostri lettori:
Questo passaparola è necessario e legittimo perché si tratta di informazione per riaffermare diritti costituzionalmente garantiti. Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.
Quello che vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Giorni fa dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell’acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.
È arrivata invece una circolare interna RAI alle 8 di mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l’argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato, e il mio intervento pure.
Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui “il servizio pubblico” viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica.
Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, dobbiamo riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.
Il referendum è evidentemente anche questo!
RICORDATEVI QUINDI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM… perchè il Governo non farà passare gli spot ne’ in Rai ne’ a Mediaset. Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma felice per tutti i cittadini italiani: vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. È necessario perciò che vadano a votare almeno 25 milioni di persone.
Ma poiché il referendum non sarà pubblicizzato in TV, moltissimi cittadini non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il 12 giugno, e si rischia che non ci vadano.
Vuoi che le cose non vadano a finire così ? Copia-incolla questo passaparola per pubblicizzare il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti. Passaparola!
© 10 Maggio 2011