Cappuccetto rosso sangue
di IVicinanza
Ai confini di una rigogliosa foresta c’è il villaggio di un popolo gioviale in cui vive Valerie, una bellissima ragazza dagli occhioni azzurri e i capelli dorati. Nonostante il suo cuore appartenga a Peter, ragazzo con cui è cresciuta giocando e correndo tra i boschi, è pretesa in sposa da Henry, figlio del fabbro del villaggio.
Il matrimonio è ben voluto anche dai genitori di lei, soprattutto dalla mamma che vuole per la figlia un futuro migliore del suo, semplice moglie di un taglialegna. Mentre Valerie e Peter decidono di scappare per vivere liberamente il loro amore, il lupo mannaro, con cui da vent’anni il villaggio aveva un patto, ammazza una giovane ragazza, proprio la sorella di Valerie.
L’adrenalina per la fuga sentimentale diventa disperazione per la perdita subita: perché la bestia abbia deciso di rompere la tregua stabilita e non accontentarsi più dei migliori capi di bestiame offertigli in sacrificio ad ogni luna piena è un quesito che lascia presto spazio alla vendetta e alla partenza di pochi volenterosi per la caccia alla bestia, ma anche qui non rimangono che vittime innocenti. Finalmente arriva Padre Salomon, cacciatore di lupi mannari chiamato in aiuto da Padre Auguste, eppure la sua venuta porta più scompiglio che altro. Oltre a rivelare che il mostro potrebbe celarsi proprio all’interno del villaggio in perfette sembianze umane, mette in atto una serie di malvage strategie per poter compiere il bene superiore; legittimo scopo, pessimi mezzi. É solo grazie a lui che Valerie capisce: il lupo potrebbe essere una persona a lei vicina, che la conosce bene, e se ne convince quando, durante un attacco al villaggio, il lupo le parla insinuandole sospetti e ricattandola.
Horror drammatico che soddisfa senza rimpianti. Lo scetticismo prima della proiezione svanisce sin dai primi fotogrammi in cui spiccano scenografia e costumi. Lo scenario scelto per la reinvenzione gotica di Cappuccetto rosso è quello di Vancouver che ha ospitato le riprese per soli due mesi; la ricostruzione del villaggio di montagna è a dir poco fiabesca e da un tocco in più alla vicenda che comunque non delude. L’intreccio non prescinde dal triangolo amoroso ma nemmeno gli si sottomette; prevalgono l’intrigo e la morale finale, quasi che dall’horror si passi a un thriller, ma con la firma riconoscibile della regista, Catherine Hardwick, che ha rimaneggiato la prima sceneggiatura inserendovi tematiche a lei care quali gli impulsi adolescenziali, il senso di smarrimento dei giovani, le conseguenze di una vita fatta di menzogne.
Sono i protagonisti che lasciano un pò a desiderare: Valerie, con una personalità dagli antipodi estremizzati, è interpretata da Amanda Seyfried che certo non pecca nell’ammaliare e sedurre per le fattezze naturali da gatta ruffiana; Shiloh Fernandez, nei panni di Peter, è il solito piacione moro dal fare duro, l’eroe tenebroso dal cuore tenero, che ha tutto da invidiare, in termini di recitazione (e non solo) a Max Irons che, nel ruolo di Henry, concretizza un personaggio sensibile, conteso tra candore e mistero.
Ottima, come sempre, l’interpretazione di Gary Oldman (come Padre Salomon) camaleontico attore che si è fatto conoscere per i suoi ruoli da cattivo, ma la migliore performance è senza dubbio quella di Julie Christie nei panni della nonna di Valerie: vecchietta giovanile, strega stramba e affettuosa che vive quasi da eremita ai confini del villaggio e alle porte della foresta brulla.
Catherine Hardwicke
Nata in Texas, cresce in una grande fattoria affacciata sul Rio Grande al confine con il Messico.
Nel 1980 si iscrive alla UCLA Film School e comincia a realizzare qualche cortometraggio, fra cui spicca Puppy Does the Gumbo. Chiamata a lavorare a Hollywood come scenografa, si impone con questo mestiere nell’industria del cinema ed è così che firma le scenografie di alcuni film come Thrashin (1986) di David Winters, Tapeheads (1988) e Synapse – Pericolo in rete (2001) entrambi di Tim Robbins, Mad City – Assalto alla notizia (1997) e Vanilla Sky (2001) con Tom Cruise e Cameron Diaz.
Decide poi di tentare la carriera di regista e parlando con un’amica di sua figlia, scrive la sceneggiatura di Thirteen – 13 anni uscito nel 2003 e diretto dal lei stessa. Il film vince il Leopardo d’Argento e il Premio della Regia al Sundance Film Festival per aver affrontato un tema delicato e raramente analizzato come quello della cultura teenager, in particolare quella femminile, attraverso una commedia metropolitana.
Nel 2005 si dedica agli adolescenti maschi con Lords of Dogtown, una via di mezzo tra il documentario e la fiction, su un gruppo di skateboarders in California che sono entrati nella leggenda degli sport estremi, utilizzando come piste le piscine vuote del quartiere Dogtown. Dopo aver firmato Nativity (2006) che tratta la nascita di Cristo da un punto di vista laico, nel 2008 traspone sul grande schermo il primo romanzo della saga Twilight di Stephenie Meyer, raccontando l’amore un’umana, Bella (Kristen Stewart) e un vampiro, Edward (Robert Pattinson).
Alcuni hanno criticato la decisione di girare questa saga, film dopo film sempre più fantasy adolescenziale americanizzato, una macchia sulla sua immacolata carriera, una caduta da cui la Hardwicke ha deciso di rialzarsi portando in sala l’horror Cappuccetto Rosso Sangue (2011).
Amanda Seyfried
Figlia di un farmacista e di una terapista, nasce ad Allentown, capoluogo della Contea di Lehigh in Pennsylvania. Già da piccola è affascinata dal mondo dello spettacolo così inizia a prendere lezioni di canto e ballo; poi, a 11 anni, guidata dalla madre,decide di intraprende la carriera di baby modella: comincia sotto la Image International Agency di Allentown, poi viene ingaggiata dalla Bethlehem’s Pro Model Agency e infine stipula un contratto con la Wilhelmina di New York.
A quindici anni esordisce in tv nella soap opera Così gira il mondo e tre anni dopo si diploma all’Allentown’s William Allen High School per poi iscriversi alla Fordham University di NYC. Nel 2004 compare nel film di Mark Waters Mean Girls e nella serie TV Veronica Mars, nel 2006 entra a far parte del cast di Big Love (serie televisiva statunitense che segue le vicende del mormone poligamo Bill Henrickson, delle sue tre mogli e dei sette figli) e dle film Alpha Dog di Nick Cassavetes.
Il 2008 è l’anno del suo grande successo grazie all’adattamento cinematografico del musical Mamma Mia! cui segue il film di Duncun Ward, Boogie Woogie; nel 2009 è la protagonista femminile del film drammatico Dear John, tratto dal romanzo di Nicholas Sparks Ricordati di guardare la luna, e dell’horror Jennifer’s Body di Karyn Kusama; l’anno dopo è la romantica giornalista in cerca di fortuna in Letters to Juliet e, nel2011 è la protagonista di due pellicole, Cappuccetto Rosso Sangue di Catherine Hardwicke e Now di Andrew Niccol.
Gary Oldman
Appena compiuti diciassette anni lascia il liceo per dedicarsi alla musica e impara da autodidatta a suonare il pianoforte ma, grazie all’incontro con Roger Williams, si appassiona alla recitazione. Diventa membro del Greenwich Young People’s Theatre unendo la sua nuova attività sul palcoscenico al lavoro di commesso in un negozio di articoli sportivi e dedicandosi nel tempo libero rimanente al piano e alla lettura dei classici.
Dopo esser stto respinto dalla Royal Academy of Drammatic Art di Londra si iscrive alla Rose Bruford School of Speech and Drama, nel Kent, una contea del sud-est di Londra, dove ottiene una borsa di studio. Diplomatosi nel 1979 riesce a evidenziare il suo talento lavorando con le maggiori compagnie come la Royal Shakespeare Company e dopo solo 3 anni ecco il debutto cinematografico con il film Remembrance cui segue, due anni dopo, la pellicola televisiva Meantime. Nel 1986 lascia il segno interpretando l’ex leader dei Sex Pistols nel film di Alex Cox Sid e Nancy. É diventato celebre anche per aver dato vita ai personaggi malvagi e spietati come Lee Harvey Oswald in JFK – un caso ancora aperto, il poliziotto corrotto e tossicomane Norman Stansfield in Léon, il Conte Dracula in Dracula di Bram Stoker (1992) di Francis Ford Coppola
Decisamente di altra tempra è il Sirius Black che impersona nei capitoli dal terzo al quinto di Harry Potter, o il James Gordon de Il Cavaliere oscuro di Christopher Nolan, ma torna nel ruolo del “bad guy” in Codice Genesi dei fratelli Hughes.
Billy Burke
Nato e cresciuto a Bellingham a 9 anni comincia a cantare e a 15 entra a far parte di un gruppo musicale fino a quando decide di tentare la strada della recitazione alla Western Washington University. Continua a dilettarsi suonando nei locali con la sua band ma il vero sogno è riuscire a sfondare nel mondo del cinema in cui debutta con Daredreamer (1990) di Barry Caillier, lo stesso regista che lo vuole l’anno successivo in To Cross the Rubicon. Conquista popolarità con la partecipazione a diverse serie tv degli anni ’90, da Star Trek a Vanishing Son, da Maledetta fortuna a Cinque in famiglia.
Le uniche partecipazioni importanti sul grande schermo sono quelle in Mafia! di Jim Abrahams e Without Limits di Robert Towne entrambe del 1998, nella commedia Dill Scallion (1999) presentato al Sundance Film Festival e in Komodo (1999). Nel 2000 approda al thriller di Robert Manganelli After Image poi a quello di Lee Tamahori Nella morsa del ragno; dopo ave rpartecipato al cortometraggio Something More diretto dall’attore Devon Gummersall, ritorna in televisione con Una mamma per amica, Detective Monk e 24.
Nel 2003 è in Lost Junction di Peter Masterson, l’anno seguente in Squadra 49 e nel 2007 nella commedia romantica Three Days to Vegas. Nello stesso anno viene scritturato per il ruolo principale del thriller Forfeit e per Il caso Thomas Crawford di Gregory Hoblit, poi entra a far parte del cast del sentimentale Feast of Love per rituffarsi nell‘horror The Grift, nel thriller Nella rete del serial killer (2008) e nel fantasy gotico Twilight in cui interpreta il padre della protagonista.
Il 2011 lo attende in tre nuove proiezioni: Drive Angry 3D di Patrick Lussier, Cappuccetto Rosso Sangue della Hardwicke e Breaking Dawn l’ultimo film della saga dei vampiri, diretto da Bill Condon.
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© 2 Maggio 2011