La Voce di Trieste

Premio di laurea in memoria del tenente Ugo Rossi

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Assegnato ad Alberto de Nardi, Ingegneria gestionale e logistica integrata

È stato conferito anche per l’anno accademico 2009/2010 il premio di laurea promosso in memoria del tenente Ugo Rossi. Il premio di cui si tratta, è stato istituito a partire dall’a.a. 2001/2002 per volontà della signora Luigia Maria Rossi per commemorare la memoria del fratello defunto. Il vincitore, che percepirà un premio pari ad 1.500 euro lordi, è il dottor Alberto de Nardi, laureatosi con punteggio di 110/110 il 2 luglio 2010 in Ingegneria gestionale e logistica integrata. La tesi premiata è intitolata: Gestione della sicurezza negli istituti scolastici superiori.

La signora Luigia Maria Rossi ricorda così il fratello, tenente Ugo Rossi: “Soldato e sportivo. Il tenente di complemento Rossi, ha dato la vita il 4 maggio 1942 a Ravno, in Bosnia. Giovanissimo si era iscritto al movimento scoutistico dei Giovani Esploratori. Nel 1928 il Governo soppresse l’associazione degli scouts, ma non potè sopprimere quei principi di etica militante e di solidarietà umana che permisero al tenente Rossi di sentirsi fratello dei suoi soldati. La sua perizia di sportivo, amante della montagna e dello sci, lo avevano reso accorto a quegli stratagemmi essenziali per la sopravvivenza in condizioni ambientali difficili. Quando nell’inverno del 1942, sui monti della Bosnia, con 20-25 gradi sotto lo zero i suoi fanti, mal equipaggiati per quelle temperature, dovettero affrontare in quelle località impervie occupate dal nostro esercito, mentre la guerriglia degli occupati non dava tregua, i rigori della stagione inclemente, egli si servì di ogni mezzo e di tutta la sua esperienza per aiutarli a fronteggiare anche le avversità del clima. Alle prime luci dell’alba del 4 maggio di quel lontano 1942, dimentico della licenza che gli era stata concessa, ubbidiva all’ordine superiore ed usciva per un’azione di guerra al comando della sua compagnia. Ugo Rossi è morto in terra straniera per una guerra accettata e non voluta, obbedendo ad un comando, consapevole dell’assurdità di tanto sacrificio ma anche cosciente della responsabilità verso i suoi uomini: inchiniamoci a chi, con il suo olocausto, ci parla e ci ammonisce, e nel ricordo di Uno rendiamo omaggio a tutti coloro che perirono in questa guerra”

La promotrice, soddisfatta della partecipazione ottenuta negli anni accademici scorsi, ha già provveduto a rinnovare l’impegno per bandire un altro premio di laurea anche per l’anno accademico 2010/2011. Questa volta il tema si rivolgerà alla trattazione di scorci urbanistici o architettonici particolari legati alla città di Trieste.

 

© 19 Aprile 2011

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