“Oblivion Show” al Teatro Rossetti
di C.S.
Musica e comicità il 19 e il 20 aprile
Oblivion Show sarà in scena alla Sala Assicurazioni Generali del Politeama Rossetti martedì 19 e mercoledì 20 aprile alle ore 20.30. Diretto da Gioele Dix, interpretato dagli esilaranti Oblivion e coprodotto dallo Stabile regionale con The Blue Apple.
«Bravi, Bravi! Non te l’aspettavi? Dove te ne andavi? Siamo i Bravi…» nella ormai celeberrima rivisitazione dei Promessi Sposi firmata Oblivion i Bravi intimoriscono Don Abbondio con questo grido di battaglia. La musica è quella di Brava la famosa canzone di Mina, ma lo spirito irriverente e surreale che anima i versi è completamente “farina” di Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli: alias gli Oblivion, veri e propri beniamini, ormai, del pubblico dello Stabile regionale.
Uno show fortunatissimo, il loro, di cui abbiamo ripercorso spesso l’inusuale parabola: nasce da internet, dove i cinque artisti avevano postato proprio il video dei Promessi sposi in 10 minuti, subito divenuto uno dei più “ciccati” del web. Passa poi per il palcoscenico – dove in una prima versione – già si conquista i “tutto esaurito” e poi arriva alle cure di Gioele Dix che ne assume la regia… Ecco Oblivion Show: ma i cinque protagonisti non sanno darsi tregua e la formula dello spettacolo – che ritorna a Trieste acclamatissimo e assai richiesto per la quarta volta – rimane aperta e potrà riservare più di qualche sorpresa.
Soprattutto ora, che il loro repertorio è stato ulteriormente ampliato, anche perché gli Oblivion hanno suscitato l’interesse della televisione e dopo la partecipazione a Parla con me su Rai Tre e un’apparizione assai gustosa nello spot di Report, sono approdati finalmente a Zelig dove le loro rivisitazioni di film, romanzi, drammi teatrali in musica e in pochissimi minuti, continuano a entusiasmare pubblico e conduttori.
Ma cos’ è Oblivion Show? È uno spettacolo frizzante, basato su una costruzione drammaurgica leggera ed esplosiva, e sulla stoffa e l’ingegno di una squadra d’artisti davvero travolgenti.
Un circo volante in cui si alternano blob di canzoni, cantautori italiani riarrangiati con irriverenza a colpi di cazzotti, le canzoni per non udenti e la fenomenale riduzione musicale de I Promessi Sposi (a cui – suggeriamo – si sono aggiunte in tv quelle altrettanto divertenti e geniali di Pinocchio, dell’Inferno di Dante e delle Tragedie di Shakespeare)… Uno spettacolo di cabaret nella sua accezione più tradizionale, con un occhio sempre puntato alla modernità, all’attualità e in particolar modo alla parodia. Uno show che s’ispira a classici come il Quartetto Cetra, a Rodolfo De Angelis e Giorgio Gaber, e che rappresenta una simpatica anticipazione di quello spirito dei Monty Python, che ritroveremo nel divertentissimo musical Spamalot.
Quella che ne emerge è un’identità artistica che ha come punti di forza il “sound” inconfondibile delle voci armonizzate, nonché una spiccata vena comica e parodistica dei testi e delle situazioni messe in scena, e naturalmente la verve di un quintetto d’artisti preparati e freschi, ricchi di idee, talento e vitalità diretti da un comico del calibro di Gioele Dix.
E per chi – non ancora soddisfatto – desiderasse “portarsi a casa” un po’ dello humor di Oblivion, c’è un nuovo libro fresco di stampa e presentato in anteprima al Café Rossetti a gennaio: I Promessi Esplosi – il libro che fa definitivamente brillare il capolavoro manzoniano. Contiene un concentrato del loro spirito esplosivo e contagioso, a partire dalla prefazione firmata nientemeno che da Dio, per arrivare ai gadget allegati: il “Giuoco del Cappone” e lo stravagante “Acquario degli Oblivion”.
© 18 Aprile 2011