Quaderni CIRD, presentato il primo numero
di AGambaro
La rivista è disponibile gratuitamente on-line
È stato presentato nei giorni scorsi il primo numero della rivista online Quaderni CIRD, edita da EUT (Edizioni dell’Università di Trieste). Una pubblicazione rivolta principalmente agli insegnanti e pensata per diffondere materiali didattici innovativi e divulgare gli esiti dell’attività svolta dal Centro Interdipartimentale per la Ricerca Didattica dell’Università di Trieste.
Luciana Zuccheri è intervenuta durante la cerimonia di presentazione, illustrando brevemente le finalità del CIRD, di cui è coordinatrice. L’ente si occupa di promozione, attuazione e coordinamento di attività di ricerca didattica e tra le sue caratteristiche troviamo multidisciplinarità e integrazione dei vari livelli scolari, dalla formazione primaria all’università. Uno dei progetti di maggior rilievo, che troverà molto spazio sulle pagine dei Quaderni, è il Laboratorio multidisciplinare di formazione per insegnanti, attivato dall’anno accademico 2008/09. Questo progetto ha lo scopo di favorire l’incontro tra insegnanti e specialisti dei vari ambiti e si contraddistingue per essere comune a tutte le aree disciplinari abbracciate dal CIRD.
Divulgazione scientifica rivolta al mondo accademico, quindi, che però non necessariamente si rivela ostile a chi non é specialista del settore. Come ha sottolineato Lorenza Rega, delegata del Rettore dell’Università degli studi di Trieste, caratteristica dei Quaderni é infatti un facile approccio dei contenuti, grazie anche alla chiarezza del linguaggio. Un altro dato interessante portato dalla Rega è che la rivista, scritta in lingua italiana, viene letta non solo in tutta Italia, ma anche all’estero, ad esempio negli Stati Uniti e in Russia.
Approccio ai Quaderni che è ancor più agevole grazie alla pubblicazione online. Le varie uscite saranno infatti accessibili gratuitamente attraverso il sito internet www.OpenstarTs.units.it, l’archivio web che contiene e organizza tutti i contenuti virtuali prodotti dall’ateneo triestino. Il formato online, ha spiegato il responsabile della casa editrice EUT Mauro Rossi, comporta sicuramente alcuni vantaggi. Dal risparmio di tempo e costo a una maggiore reperibilità e visibilità dei contenuti. Certo bisogna garantire che le risorse online siano sufficientemente fruibili, evitando che cadano in disuso. Ed è proprio l’obiettivo che si prefigge l’archivio Openstar, attraverso una valida organizzazione e l’utilizzo di un software per la ricerca dei documenti adeguato. Inoltre, la logica che sta alla base della pubblicazione gratuita online è che i risultati della ricerca scientifica finanziata con soldi pubblici, devono essere pubblici a loro volta. Un principio che, ha detto ancora Rossi, sembra tanto semplice quanto trascurato.
© 14 Aprile 2011