La Voce di Trieste

“Cerimonia” al Teatro Rossetti da martedì 12 aprile

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Ultimo appuntamento per il cartellone altripercorsi 2010-2011

Nel creare Cerimonia – spettacolo che conclude il cartellone altripercorsi 2010-2011 dello Stabile regionaleLorenzo Gleijeses ha rivolto la sua attenzione a Emily Dickinson e ad altri artisti “maledetti” come Vladimir Majakovskij, Vincent Van Gogh, Anne Sexton, Ian Curtis: a loro è in qualche modo dedicato lo spettacolo, che va in scena alla Sala Bartoli da martedì 12 a domenica 17 aprile.

Uomini e donne che sentirono la vita troppo intensamente per sopportare di viverla, e la cui concezione assoluta ed esclusiva del proprio universo creativo ha condotto a compromettere irrimediabilmente la stessa esistenza biologica.

Dall’altro lato, Cerimonia – scrive il regista – «è un tentativo di riflettere sulle distorsioni grottesche con cui la società dello spettacolo – nel suo stadio avanzato – ci costringe a fare i conti giorno dopo giorno: l’esperienza dissociante e spasmodicamente inclusiva che i nervi scoperti della nostra percezione vivono a contatto con  lo spazio mediatico contemporaneo (…) lo scontro / incontro con le mille culture in movimento, con le quali la cultura globale ci obbliga a confrontarci, come mai prima d’ora, anche nella vita concreta».

Alla base di questa affascinante esperienza scenica, c’è un’opera contemporanea concepita dallo spagnolo Fernando Arrabal: Cerimonia per un negro assassinato. Arrabal è autore di un teatro geniale, brutale, sorprendente e provocatorio, che egli stesso definisce “teatro panico”, derivando il termine dal dio Pan e sottolineandone in tal modo i caratteri di cerimonia, di catarsi.

Nel progetto di Lorenzo Gleijeses il testo prende forma in una dimensione dai contorni metateatrali, e la vicenda presto supera i limiti della finzione per sconfinare nello spazio della realtà, perseguendone una trasformazione irrimediabile quanto inaspettata. I protagonisti sono  costretti nello spazio claustrofobico di una stanza, dove non possono evitare di “giocare al teatro”, in una girandola di personaggi, sorprendenti e stranianti, che nascono, si trasformano e scompaiono sotto lo sguardo spaesato, ma poi rapito dello spettatore davanti a un teatro così “totale”.

«Partire da un testo della drammaturgia contemporanea, usandolo come trampolino per comporre una ri-scrittura scenica costituita dalla copresenza di forme espressive molteplici, provenienti dai campi più disparati del Teatro e delle arti contemporanee – spiega infatti il regista – è l’approccio che abbiamo privilegiato in questo nuovo viaggio: il lavoro sulla scrittura scenica, quello vocale e fisico dell’attore, la coreografia e la danza, le arti visive, la video-art ed il visual-jing, le derive della musica elettronica, tutto concorre a creare la materia viva del nostro Teatro».

Manolo Muoio e Anna Redi affiancano Lorenzo Gleijeses – anche interprete – in questo lavoro. Lo spazio scenico è invece a cura di Roberta Crea, light designer è Gigi Ascione mentre il “paesaggio sonoro” è opera dello stesso Gleijeses e Mauro Penna.

Le repliche serali sono in programma da martedì 12 a sabato 16 aprile alle ore 20.30, l’unica pomeridiana è in programma domenica 17 aprile alle ore 17.00.

 

© 11 Aprile 2011

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