“E” il mensile per parlare del mondo e del paese che vogliamo
di GBombieri
La rivista di Emergency dal 6 aprile in edicola
“Vogliamo un mondo più bello, più caldo, più normale, più rispettoso degli altri e più capace di vivere insieme, capace di carpire che se metà di noi cittadini del pianeta ha un dollaro al giorno per vivere e mangiare e se c’è chi può guadagnare in un giorno quello che 2000 operai della sua ditta guadagnerebbero nella loro vita non si va avanti. Non va avanti un’idea di società. Ma va avanti un’idea di prevaricazione, di conflittualità e di violenza di fondo. E a noi non piace.” – Gino Strada, fondatore di Emergency
Una nuova finestra sul mondo approda in edicola il 6 aprile. Parliamo di E, la rivista mensile che Emergency mette in campo contro la violazione dei diritti civili fondamentali, della nostra Costituzione e della persona in senso stretto al fine di continuare a rispettare l’impegno assunto fin dalla sua fondazione. All’attività di cura delle vittime della guerra e della povertà “curarli bene e curarli gratis”, l’associazione ha infatti sempre affiancato la promozione di una cultura di pace e di rispetto dei diritti umani.
Ed è proprio per promuovere questa cultura che Emergency propone una rivista bella, utile e intelligente, che approfondisce l’attualità ispirandosi a uguaglianza, solidarietà, giustizia sociale, libertà, valori che guidano da sempre il lavoro dell’associazione. Per parlare di mondo e purtroppo anche di Italia, dell’Italia che vogliamo, in un paese dove si sta dimostrando sempre più necessario, indispensabile, lavorare per impedire che i diritti essenziali di tutti, dal diritto a ricevere cure gratuite e d’eccellenza, al diritto a una scuola pubblica di qualità, all’ancora diritto a una pubblica e libera informazione, diventino privilegi di pochi.
Un mensile, quello diretto da Gianni Mura e Maso Notarianni, che propone approfondimenti, analisi, reportage, inchieste, rubriche e racconti, una rivista di grande formato, per dare ampio spazio anche alle immagini quali fotografie, fumetti ed illustrazioni, «per arrivare al cuore, l’unico punto che riunisce i chirurghi e i poeti», come lo stesso Gianni scrive nel suo primo editoriale. La scommessa di una “rivoluzione culturale” sotto la bandiera del manifesto che Emergency presentò lo scorso febbraio a Firenze in occasione del nono Incontro nazionale Il mondo che vogliamo.
Una scommessa che Gino Strada, fondatore dell’associazione Emergency, Maso Notarianni e Gianni Mura sono ben intenzionati a vincere. Lo si è avvertito nelle loro parole, semplici seppur forti e taglienti, ma anche ironiche con le quali hanno rapito le platee di ben venti teatri italiani nel lungo tour iniziato qui a Trieste lo scorso 2 marzo e conclusosi a Catania. «Ci troviamo in un paese in cui si sta digerendo tutto – diceva Gino lo scorso 2 marzo al Teatro Stabile Sloveno, – mi ricordo delle vecchie stampe delle spiagge della parte meridionale degli Stati Uniti, nel ‘700, quando arrivavano navi negriere e sulla spiaggia c’era già chi aveva reticolati dove ammassare i neri prima di venderli. Vi ricorda qualcosa? – e continuava – Vivo in un coacervo governato da bande di corrotti e di sporcaccioni in un paese che sta perdendo ogni giorno valori morali e culturali che ne hanno fatto l’Italia grande per secoli. A me bastano queste poche cose – concludeva – per capire che io non vivo più in un paese democratico, in un paese civile, in una società».
Un giro d’Italia organizzato quindi si per promuovere la rivista, ma soprattutto per parlare di democrazia, uguaglianza e diritti umani, di un mondo diverso, insieme con esponenti della cultura e della società civile con i cittadini e con tutti coloro i quali «non la pensano come noi – racconta Maso – semplicemente perchè magari non hanno mai visto le cose dal nostro punto di vista». Ed il punto di vista di E e di tutti coloro i quali collaborano con l’associazione, per quanto possa risultare banale ed ovvio, come lo è, a detta di Gino, lo stesso manifesto, non può correre il rischio di restare nascosto o essere considerato scontato, ma merita di essere considerato, non tanto per le belle parole, quanto per la consapevolezza che chi parla, chi racconta ha visto davvero cosa c’è al di là della violazione dei diritti fondamentali e ha scelto di combattere questa violazione attraverso l’informazione.
Emergency è un’ associazione umanitaria nata a Milano nel 1994 per portare aiuto alle vittime della guerra e della povertà. Fino ad oggi è potuta intervenire in ben 15 paesi costruendo ospedali, centri chirurgici, centri di riabilitazione, centri pediatrici, posti di primo soccorso, centri sanitari, un centro di maternità e un centro cardiochirurgico e portando ad oggi aiuto ad oltre 4.140.000 persone, uno su tre era un bambino.
© 6 Aprile 2011