L’Istituto Jacques Maritain di Trieste
di FDalmasso
Ricerca, formazione e divulgazione nel nome del filosofo francese
«Se un giorno potrà fondarsi una società politica mondiale, ciò sarà dovuto ai mezzi della libertà.
È coi mezzi della libertà che i popoli della terra saranno portati a una comune volontà di vivere assieme»: la parole di Jacques Maritain accolgono i visitatori del sito web che illustra le attività dell’Istituto e del Centro Studi intitolato al grande filosofo francese. «Maritain – spiega Giovanni Grandi, presidente dell’Istituto e docente di filosofia morale a antropologia applicata all’Università di Padova – ha lavorato intensamente sui temi della dignità della persona e, dal punto di vista civile, sul rispetto dei diritti umani e sulla promozione di una cultura di pace: uno degli elementi più noti è la sua partecipazione alla stesura della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani». Quando Jacques Maritan morì, nel 1973, i “discepoli” decisero di fondare un istituto internazionale all’interno del quale proseguire il lavoro di ricerca e di studio avviato e dal quale nacquero alcune realtà come l’Istituto Jacques Maritain di Trieste e l’omonimo Centro Studi di Portogruaro (Ve).
Nel corso degli anni gli interessi dell’Istituto triestino hanno spaziato dall’attenzione sociale ai Balcani, con i diversi processi che hanno coinvolto queste aree sempre nell’ottica di cultura della persona e della promozione dei diritti umani, «alle tematiche dello sviluppo umano – come spiega il direttore Simone Arnaldi, coordinatore di un gruppo di ricerca sul rapporto tra tecnologia e società all’Università di Padova – delle relazioni della persona nella società e delle politiche che le facciano fiorire».
Questo approccio si sviluppa su tre dimensioni: la ricerca, la formazione e la divulgazione: «In questo periodo stiamo attraversando una ridefinizione delle nostre aree di interesse – aggiunge Araldi – mantenendo sempre l’attenzione alle politiche pubbliche e al loro impatto sulle relazioni sociali, vogliamo ragionare su tre constatazioni: la prima è che c’è un’evidente difficoltà di decidere (dalle infrastrutture alle normative etc..); la seconda è che c’è un’evidente difficoltà nel garantire una coesione sociale; la terza è che c’è un’evidente difficoltà nel guardare avanti. Intendiamo quindi ragionare sulla connessione di questi tre temi proponendo ricerche, pubblicazioni, corsi di formazione e appuntamenti di divulgazione».
In questo campo l’Istituto vuole, ad esempio, dare il proprio contributo sul problema delle politiche sociali mirate a garantire coesione sociale e della loro sostenibilità nel tempo: «A questo proposito – dice Arnaldi – operiamo all’interno di un consorzio che fornisce supporto tecnico all’osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Trieste, traducendo la nostra attività in un supporto conoscitivo per l’elaborazione delle politiche pubbliche».
Il Centro Studi Jacques Maritan affianca queste attività coltivando il ramo filosofico, «quindi tutto ciò che riguarda l’antropologia, i diritti dell’uomo, una cultura di pace, fornendo una lettura della società da una prospettiva antropologica» specifica il presidente Grandi che ricorda i due grandi appuntamenti organizzati dal Centro Studi a Portogruaro: «una settimana di summer school dedicata all’antropologia applicata e il festival dell’antropologia, cinque serate, cioè, per affondare alcuni temi importanti insieme ad ospiti di prestigio»
L’Istituto Jacques Maritain di Trieste – aggiunge il direttore Arnaldi – fa inoltre parte dell’associazione Millenium Project Italian Node, capitolo italiano di una rete internazionale di ricerca che pubblica ogni anno un rapporto sullo stato del futuro: partendo da quindici macrotemi che vengono sviluppati, viene valutato quello che è lo stato delle cinque grandi macroaree del mondo». Ogni anno, infine, l’Istituto organizza le Jacques Maritain lectures, un incontro su un tema rilevante con una personalità autorevole della cultura italiana ed estera: l’ultimo appuntamento, nel dicembre 2010, ha visto il professor Stefano Zamagni parlare di Sussidiarietà, solidarietà e responsabilità in tempi di crisi.
Tra gli strumenti che l’Istituto e il Centro hanno a disposizione per divulgare le proprie ricerche c’è anche la casa editrice Muedon che, oltre a pubblicare studi antropologici e sociali, ha deciso di dare dotarsi anche di un piccolo filone letterario stampando, tra le altre, le opere dell’autore triestino Andrea Dessardo.
Per chi fosse interessato ad approfondire le attività del Centro Studi Jacques Maritain mercoledì 23 marzo, alle ore 17.30, presso il Collegio Marconi, Sala delle Colonne, via del Seminario 34, a Portogruaro (Ve), in occasione della presentazione delle attività 2011, si terrà una lectio magistralis del prof. Angelo Ferro dal titolo Fragilità come risorsa.
Per chi invece intendesse approfondire la conoscenza dell’Istituto Jacques Maritain di Trieste sempre mercoledì 23 marzo, alle ore 18.00, potrà assistere alla presentazione del volume di Graziano Lorenzon Le politiche dell’Unione Europea. Ambiente competitivo, sviluppo locale e coesione (Asterios Editore) presso la Libreria Internazionale “Italo Svevo”, in via Battisti 6 (Galleria Fenice) a Trieste. L’incontro è organizzato dall’Associazione Rete Donne, Politica e Istituzioni – Nodo di Trieste, in collaborazione con l’Istituto Jacques Maritain.
Per maggiori informazioni:
Istituto Jacques Maritain
via San Francesco 58 – 34133 Trieste
Tel.: +39 040 36 50 17 – Fax: +39 040 36 44 09
Centro Studi Jacques Maritain
Via del Seminario, 19 – 30026 Portogruaro (Ve)
Tel. +39 0421 760323 – Fax: +39 0421 74653
© 21 Marzo 2011