La Voce di Trieste

“Il respiro dell’esistenza” alla galleria d’arte “La Fortezza”

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L’esposizione di Claudia Raza visitabile fino al 6 aprile

Dal 19 Marzo, presso la Galleria d’arte “La Fortezza (Via Ciotti 25, Gradisca d’Isonzo), è visitabile la mostra Il Respiro dell’esistenza:  tra naturalismo e riferimenti culturali, l’arte di Claudia Raza.

Poliedrica artista friulana di impatto internazionale, Claudia Raza presenta a La Fortezza la sua più recente produzione pittorica. Il Respiro dell’esistenza (questo il titolo dell’esposizione) fonde magistralmente naturalismo e ispirazioni avanguardistiche; paesaggio locale e grafismi di connotazione globale. La mostra aperta al pubblico fino al 6 aprile.

Nata a Cividale del Friuli, Claudia Raza inizia a formarsi proprio nella sua città natale, grazie ai corsi dei professori Vitiello e Morandini. La sua versatile abilità tecnica si perfeziona poi tra Trieste e il Veneto, dove frequenta rispettivamente la Scuola Libera di Figura del Museo Revoltella, la scuola dell’Acquaforte Carlo Sbisà e la Scuola Internazionale di Venezia, approfondendo ulteriormente i già avviati studi sull’incisione. Dopo aver acquisito competenze anche nella fabbricazione della carta e nella creazione di libri d’arte, tra il 1994 e il 2001 prende parte a svariati seminari internazionali in Austria, Slovenia e Italia. Amante dell’espressione artistica al di là dei confini di genere, la Raza ha anche pubblicato volumi di poesie, illustrato libri e collaborato a scenografie di opere teatrali, oltre a far parte del Circolo Incipit Calligrafia Italiana.

Il Respiro dell’esistenza mette in scena a “La Fortezza” i due filoni distinti a cui è approdata la ricerca pittorica di Claudia Raza. Da una parte la natura carsica, trasfigurata nella mente sino a farle perdere i contorni. Reale immaginato, deformato, che fa di quel che colgono gli occhi suggestioni atmosferiche di segno e colore. E, dall’altra, la base culturale che s’ispira alle avanguardie. Un fondamento teorico che, tra rimandi grafici alla Hartung, unisce accenni di linguaggi calligrafici a un contesto visivo ormai sempre più astratto. È la parola scritta, non per forza intellegibile , che –  in quanto essenza della comunicazione – si fa segno gestuale ben al di là dei limiti di lingue e di confini. Come scrive Enzo Santese: “L’arte di Claudia Raza muove costantemente dai suggerimenti del mondo fisico per diventare poi avventura della mente, gioiosa festa dell’anima”.

Per maggiori informazioni: 338 3419896

© 21 Marzo 2011

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