Kvetch – Piagnistei al Teatro Miela
di C.S.
L’opera di Berkoff mercoledì 16 marzo
Mercoledì 16 marzo, alle ore 21.00 presso il Teatro Miela Infinito & Bonawentura, per la rassegna Tra carceri e carceri, presentano Kvetch – Piagnistei di Steven Berkoff con Ivan Zerbinati, Laura Bussani, Federico Giani, Simone Luglio. Regia di Tiziano Panici e La compagnia. Scene e luci di Nicola Bruschi, musiche originali di David Matteucci.
Nell’opera Kvetch, che in ebraico significa piagnistei, Berkoff dipinge in modo caustico e graffiante un apparentemente normale quadretto familiare. Scrive l’autore che la commedia è dedicata a chi ha paura, ossia a tutti. Abbiamo paura di ingrassare, di essere stupidi, di non capire una barzelletta, di fallire. La commedia è costruita su una geometria precisa, che non lascia scampo: i dialoghi, specchio di una scialba quotidianità, sono continuamente interrotti dai pensieri dei personaggi e dai loro monologhi interiori e generano nel pubblico una sorta spaesamento, rivelando quello che è il messaggio più forte del testo: l’umanissima discrepanza fra ciò che si fa e ciò che si vorrebbe fare, e la contraddizione in cui tutti, prima o poi, si cade, quando si ottiene l’opposto di ciò che si aveva prima e si desidera tornare alla situazione precedente. Il plot è piuttosto banale, pressoché inesistente, una storia di letti, di coppie che si disfano e si formano. C’è Franco, marito annoiato e lamentoso, che scopre di essere omosessuale e ha una relazione col suo collega Aldo appena abbandonato dalla moglie; c’è Donna, la moglie frustrata di Franco che ha una relazione con un cliente del marito, Giorgio; c’è la vecchia, imbarazzante e onnipresente suocera. Ma è quello che c’è dietro ad essere interessante: i cinque personaggi si muovono, infatti, su una doppia linea, e lo spettatore ne vede non solo i gesti, ma anche i pensieri. I banali dialoghi sono costantemente interrotti da alcuni brevi monologhi in cui i personaggi finalmente riescono a dar voce alle loro ossessioni. In tal modo Berkoff mostra spietatamente la distanza che esiste tra ciò che un uomo dice e fa e quello che pensa.
Ingresso € 10,00, ridotti (under 18 e over 65) € 8,00, prevendita: www.vivaticket.it
© 16 Marzo 2011