Il genio musicale di Miles Davis al Knulp
di C.S.
Appuntamento venerdì 11 marzo con Veniero Rizzardi
Venerdì 11 marzo, dal Knulp, alle ore 18.00 si terrà la presentazione del libro Bitches Brew di Veniero Rizzardi ed Enrico Merlin
Un libro che si distingue nella pubblicistica sul jazz per il rigore delle ricerche, svolte a New York a diretto contatto con i protagonisti di quell’avventura musicale, e per una esposizione lucida e avvincente che descrive punto per punto la genesi di quel lavoro epocale per la musica contemporanea. Appuntamento tanto più importante in quanto il 2011 celebra il ventennale dalla scomparsa di Miles Davis, avvenuta il 28 settembre 1991 a Santa Monica.
Una scomparsa che pesa come un macigno sulla realtà del jazz di oggi, ma non solo. Le qualità e il carisma di Davis hanno lasciato un vuoto difficilmente colmabile. E sono quarant’anni o poco più dalla pubblicazione di Bitches Brew, doppio 33 giri appena riedito in una lussuosa edizione dalla Columbia (con cd, vinili e un dvd inedito), che allora tracciò uno spartiacque definitivo per superare ogni barriera all’interno della musica nera.
Mentre si ripulivano i prati di Woodstock, Miles Davis portò in studio un’“orchestra” senza precedenti: tredici solisti con chitarre e tastiere elettriche, quattro percussionisti, un clarinetto basso, un sax soprano. Con qualche appunto sulla carta e dopo solo una serata di prove, in tre mattine si registrò un disco la cui portata storica fu subito chiara.
Consultando per la prima volta un corposo materiale d’archivio, e grazie all’accesso ai nastri di lavoro conservati presso la Columbia, Enrico Merlin e Veniero Rizzardi ricostruiscono la genesi dell’album. Merlin è chitarrista e storico tra i massimi specialisti mondiali della musica di Miles Davis. Rizzardi è musicologo, critico musicale, docente universitario, membro del Comitato direttivo e scientifico dell’Archivio Luigi Nono.
Sarà presente l’autore Veniero Rizzardi che arricchirà la presentazione con proiezione di video e ascolti guidati alla musica di Miles Davis.
© 10 Marzo 2011