Chiara Valenti Omero rieletta nel direttivo dell’Associazione dei Festival Italiani di Cinema
di C.S.
La direttrice artistica di Maremetraggio: «Momento difficile per i festival italiani»
La triestina Chiara Valenti Omero, direttrice artistica del festival Maremetraggio, è stata rieletta per il secondo mandato consecutivo membro del Consiglio Direttivo dell’AFIC, l’Associazione dei Festival Italiani di Cinema.
Spetterà quindi a lei il compito di rappresentare all’interno dell’associazione, che riunisce oltre 40 festival italiani, le manifestazioni cinematografiche del Nord Est e del Friuli Venezia Giulia. Insieme a lei sono stati eletti al Consiglio Direttivo per il triennio 2011-2013 Giorgio Gosetti del Courmayeur Noir in Festival, Alberto Lastrucci del Festival dei Popoli, Emanuela Martini del Torino Film Festival e Giovanni Spagnoletti della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema.
La nomina cade in un momento di estrema incertezza e precarietà per i festival italiani e per quelli del Friuli Venezia Giulia, la “regione più cinematografica d’Italia”: dopo i pesanti tagli al comparto già operati nel 2010 sono previsti nuovi tagli alla cultura a livello nazionale anche per il 2011, che il presidente dell’Afic Giorgio Gosetti quantifica nel 40% circa delle risorse attualmente messe a disposizione dalla Direzione Generale Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Questo mentre con l’approvazione del decreto Milleproroghe nasce anche la tassa sul cinema: per compensare il taglio del Fus un emendamento impone l’aumento di un euro al prezzo del biglietto d’ingresso alle sale cinematografiche. «È un momento davvero delicato per tutti i festival cinematografici italiani – commenta Chiara Omero – e per il comparto cinema in generale: proprio per questo è di fondamentale importanza mantenerci uniti e parlare con una stessa voce, che attraverso l’Afic ci proponiamo di far giungere con forza a chi di dovere. Continuando a enfatizzare, come abbiamo sempre fatto, l’impatto economico dei festival cinematografici e la ricaduta positiva in termini di turismo e occupazione che portano nei territori in cui si svolgono. E questo è valido per l’Italia e ancor più per il Friuli Venezia Giulia, regione in cui – ricorda la direttrice artistica di Maremetraggio – la ricaduta economica complessiva del settore sul territorio è di 10 milioni di euro: una percentuale doppia rispetto a quella nazionale, grazie alla passione del pubblico e ai biglietti venduti».
© 9 Marzo 2011