Danni abnormi della bora e responsabilità pubbliche
di PGParovel
Rispetto alle prime notizie, il numero dei feriti per la forte bora dei giorni scorsi è salito da un centinaio ad oltre duecento, alcuni anche gravi, mentre la stima dei danni materiali cresce nell’ordine delle decine di milioni di euro tra coperture di edifici, camini, grondaie ed infissi strappati, alberi e rami caduti su vetture, e quant’altro.
Ma tutto questo ha degli evidenti corresponsabili pubblici, a cominciare dal Comune che ora vorrebbe presentarsi come tutore solerte e virtuoso della città e dei danneggiati.
Se infatti la gente viene ora atterrata così facilmente per strada dalla bora è perché, come abbiamo già scritto, il Comune non cura più da molti anni la conservazione e la posa degli appositi passamani stabili o d’emergenza (corde) nei punti di passaggio notoriamente più esposti.
E se la bora riesce ora a svellere disastrosamente un numero così elevato di tetti, tegole ed accessori, piegare segnali stradali, spostare ed abbattere cassonetti, e così via, soffiando con forza notevole ma non diversa dai massimi del passato, significa che per tutte quelle opere edili non sono stati rispettati, in progetto e/o nell’esecuzione, gli speciali criteri costruttivi antibora qui da sempre necessari e pure obbligatori. Sulla cui osservanza doveva vigilare proprio il Comune.
Occorre dunque non lasciarsi abbindolare dalle chiacchiere e denunciare la corresponsabilità dei suoi amministratori, se necessario anche in giudizio.
© 5 Marzo 2011