Domenica al PalaTrieste un match da non fallire
di MZanini
Al Palazzetto di via Flavia arriva l’Edilcost Osimo, fanalino di coda del Girone A
L’AcegasAps torna di fronte ai propri tifosi per scacciare la momentanea crisi: e l’avversaria di turno sembra piuttosto abbordabile, dal momento che domenica 6, alle ore 18.00, ci sarà la palla a due fra i biancorossi e l’Edilcost Osimo.
Una formazione, quella marchigiana, che è già retrocessa ed occupa l’ultimo posto del Girone A con sole due vittorie e ben ventidue sconfitte: un bilancio che la dice lunga, ma non si può non considerare che proprio una di queste due affermazioni Osimo l’ha ottenuta contro Trieste (83-73 in terra marchigiana).
Per Colli e soci, dunque, grande attenzione e partita da non sottovalutare anche per le condizioni di salute del reparto playmaker: nell’ultimo incontro, assenti Busca e Scutiero, il ’93 Ruzzier ha giocato 36 minuti supportato da Contento e vedremo se al PalaTrieste coach Dalmasson riproporrà questa coppia per coprire il ruolo di playmaker.
Osimo, dal canto suo, è una squadra che non ha più nulla da chiedere a questo campionato: lo scorer principale è lo “scugnizzo” classe ’87 Di Capua, frizzante play/guardia di 186 centimetri che segna quasi 14 punti di media ed è un abile scippatore di palloni. L’altra colonna della squadra è Enrico Gaeta, esperta ala trentaseienne di 197 centimetri che si sacrifica spesso sotto canestro: oltre 12 punti e 8 rimbalzi per lui, con il 50% dal campo e l’80% in lunetta. C’è poi spazio anche per il neo arrivato Ghedini, guardia/ala di 194 centimetri, altro elemento in doppia cifra al pari del pivottone Verri, due metri e sei centimetri di fisicità che spesso ha problemi di falli, per cui produce i suoi 10 punti di media in poco più di 20 minuti.
Per il resto, Osimo è composta da una truppa di giovani di belle speranze che però non riescono sempre a supportare “in toto” i titolari, costringendo spesso coach Vandoni a spremere i suoi titolari; Trieste, dal canto suo, è piuttosto lunga in quanto a rotazioni e dovrà utilizzare proprio quest’arma, assieme al supporto del proprio pubblico, per avere ragione di una formazione che non ha davvero più alcun obiettivo nel Girone A.
© 2 Marzo 2011