Al Rossetti arriva “C’era una volta…scugnizzi”
di C.S.
Fino a domenica 6 marzo spettacolo lontano dai clichés per raccontare la faccia pulita di Napoli
Definirlo soltanto come uno spettacolo da record – quello che in 600 repliche ha collezionato più di 600.000 spettatori – sarebbe poco.
C’era una volta… scugnizzi di Claudio Mattone – che lo Stabile regionale presenta alla Sala Assicurazioni Generali da mercoledì 2 a domenica 6 marzo – è infatti da considerare un evento davvero particolare nel panorama del teatro contemporaneo: è il primo grande musical “newrealista” italiano, il primo a portare in scena una grande attenzione al sociale, e a porsi questo tipo di attenzione anche come “mission” finale.
Ai giovani attori che vi prendono parte, tutti reclutati attraverso migliaia di audizioni e affiancati nello spettacolo a un gruppo di attori professionisti, Scugnizzi infatti, vuole anche indicare un’alternativa, una possibile strada, un possibile mestiere: come una palestra, un laboratorio, un’opportunità. Moltissimi dei giovani attori e tecnici delle passate edizioni dello spettacolo lavorano oggi stabilmente e con successo in teatro, in cinema ed in televisione.
Un progetto dunque, molto articolato e pregevole, che guarda ai giovani come unica speranza di Napoli, città tormentata eppure tanto bella, come racconta la canzone forse più celebre del musical, ‘A città ‘e Pulecenella. Una città che lo spettacolo racconta con forza, affetto, ma tenendosi ben lontano da facili e scontati stereotipi.
Ciò è il frutto del lavoro di una squadra di creatori di profonda competenza, in primis Claudio Mattone che dello spettacolo ha creato la musica e i testi, la prosa (quest’ultima assieme a una firma del calibro di Enrico Vaime) e la regia. Altri contributi di prestigio sono assicurati da Gino Landi che firma i movimenti coreografici, da Bruno Garofalo autore delle colorate scenografie e da Silvia Polidori che cura i costumi.
Sul palcoscenico una ventina di cantanti-attori giovanissimi, scelti per la loro attitudine e passione per la musica: si confronteranno con una delle colonne sonore più famose, riuscite e premiate degli ultimi anni.
La composizione delle musiche infatti parte dal film di Nanni Loy a cui il musical s’ispira, una pellicola ambientata nel carcere minorile di Nisida, che ha preso successivamente forma di musical: le canzoni davvero travolgenti hanno meritato tutti i premi più autorevoli fra cui vanno citati sicuramente il Premio Eti Olimpici del Teatro come miglior musical dell’anno, e in ambito cinematografico il David di Donatello per le musiche e la canzone originale, il Globo d’Oro (della stampa estera) e il Ciak d’Oro sempre per le musiche…
Attraverso questo sound mediterraneo e coinvolgente, il musical racconta una storia molto attuale, un profilo semplice e popolare, vivido e dolente di quella Napoli festosa, accogliente ma anche tormentata dalla camorra, dai traffici illeciti, dall’assenza di sogni, prospettive, valori in cui credere, di fiducia…Tutte cose essenziali – quando si è ragazzi – per crescere bene, per essere felici e diventare adulti onesti.
Lo spettacolo va in scena dal 2 al 6 marzo, alle ore 20.30, tranne sabato 5 (doppia recita anche di pomeriggio) e domenica 6, quando l’unica replica va in scena alle ore 16.00.
Giovedì 3 marzo alle ore 17.00 alla Sala Bartoli, in collaborazione con l’Associazione Amici del Caffè Gambrinus si terrà un incontro legato al musical C’era una volta… Scugnizzi: vi prenderanno parte l’editore napoletano Tullio Pironti che ebbe un passato da scugnizzo e boxeur e il regista e autore delle musiche dello spettacolo Claudio Mattone. L’ingresso sarà libero fino ad esaurimento dei posti.
© 1 Marzo 2011