Il sarcasmo teatrale del Pupkin Kabarett
di C.S.
In vendita il cd “One more Pupkin”
Nuovo appuntamento con il Pupkin Kabarett lunedì 28 febbraio, alle ore 21.21 presso il Teatro Miela.
Per il lunedì alternativo di sarcasmo teatrale, Pupkin Kabarett propone monologhi surreali, imperdibili riflessioni sociali, drammi umani e umanitari, opinioni discutibili e molto altro ancora, accompagnato dal ritmo incalzante e serrato della mitica Niente Band!
Il disordine ha qualche speranza, l’ordine nessuna. (M. Marchesi)
Ingresso € 9,00 (prevendita sabato, domenica e lunedì dalle 17.00 alle 19.00)
Dal 28 febbraio gli affezionati del Pupkin Kabarett e gli appassionati di buona musica potranno acquistare presso la biglietteria del teatro One More Pupkin il tanto atteso cd della Niente Band al prezzo di soli € 12,00
“È dal 2001 che abbiamo questi musicisti sempre tra i piedi! Gli avremo detto cento volte di non parcheggiare la macchina di fronte all’uscita di sicurezza del Teatro Miela, ma niente… E non è che una tra le tante che combinano! Siccome purtroppo suonano qualsiasi genere musicale, bene e in velocità, fino a adesso non siamo mai riusciti a trovare dei sostituti. Ma dopo quasi dieci anni di convivenza e circa trecento spettacoli, credeteci, ci odiamo di un odio senza nome!
Ecco la storia, infausta…
Hanno cominciato in due, Riccardo Morpurgo e Piero Purini. Il primo portandosi dietro tutti i tasti, sia quelli neri che quelli bianchi (non c’era verso di farlo optare per un solo colore). Il secondo bellimbusto invece aveva con sé i due sax, pifferi vari e un paio di volte anche una piastra elettrica per cucinarsi delle salsicce durante lo spettacolo. Poi è arrivato Luca “il metronomo friulano” Colussi, con la batteria, percussioni varie, fischietti, sonagli e conchiglie. Poteva bastare? Certo che no! Ed ecco Flavio Davanzo con tromba e berrettini e poi anche Stefano Bembi, con la sua fisarmonica e le sue battutacce. E a quel punto non potevamo certo negarci un basso e un bassista… NO! E così beccati anche Andrea Zullian con il suo basso, che però almeno parla poco (lui, non il basso).
E speriamo sia finita qui! Che non vogliano un’arpa, un coro o cos’altro ancora! Non stiamo più sul palco! E già nei nostri spettacoli è facile che qualcuno cada dal palco in braccio al pubblico, anche apposta… Maledetti!!!”
Gli attori del Pupkin Kabarett
© 28 Febbraio 2011