“Trenutek Reke/Il Tempo del Fiume” si aggiudica la Scabiosa Trenta
Oltre alle registe Anja Medved e Nadja Veluš?ek premiato anche Gianpaolo Penco
È terminata giovedì 24 febbraio 2011 all’Antico Caffè S.Marco di Trieste, con grande successo di pubblico, la rassegna Alpi Giulie Cinema (cinema di montagna) organizzata dall’Associazione Monte Analogo.
L’ultima giornata era dedicata alla premiazione e proiezione delle opere scelte dalla Giuria del Premio Alpi Giulie Cinema, riservato alle produzioni cinematografiche di autori della Carinzia, Friuli Venezia Giulia e Slovenia. Al regista del miglior video è stata assegnata la Scabiosa Trenta, fiore alpino immaginario cercato per una vita dal grande pioniere delle Alpi Giulie, Julius Kugy. Quest’anno il premio è stato realizzato in acquerello dalla pittrice Riccarda de Eccher. Di origine trentina ma udinese d’adozione, presente in sala.
Erano presenti Sergio Serra, Giuliano Gelci, Louis Torelli, dell’Associazione Monte Analogo che hanno premiato, le registe Anja Medved e Nadja Veluš?ek del film Trenutek Reke/Il Tempo del Fiume con la Scabiosa Trenta, principale riconoscimento del concorso. Questa la motivazione: “Nonostante il ritmo del film si adegui volutamente a quello lento dello scorrere delle acque, la potenza dello sguardo che gli autori gettano su quella porzione di mondo che è attraversata dal fiume So?a/Isonzo, mediata e anzi accresciuta da una fotografia eccellente e da un montaggio magistrale, non si limita a una contemplazione estatica dei numerosi paesaggi attraversati dal fiume né, d’altro canto, le testimonianze di chi racconta davanti alla macchina da presa rispondono a un intento meramente formale o didascalico. Dalle Alpi Giulie a Grado, attraverso le immagini, i volti e le voci dei testimoni, il film dà uno spaccato ampio e diversificato delle diverse realtà che il fiume attraversa e lo spettatore è portato a conoscere l’ambiente e a rivivere la storia e le molte contraddizioni di queste terre di confine. Il valore documentaristico in senso stretto (e per certi versi “testamentario”, visti i tempi correnti) dell’opera è rilevantissimo. Giudizio positivo per la pulizia della regia e per la solidità della sceneggiatura. Sempre puntuale, appropriato e mai superfluo l’utilizzo del vasto materiale d’archivio: immagini di repertorio, registrazioni, brani tratti da filmati casalinghi o da pubblicità, scampoli di filmati di guerra. Una nota di merito va anche alla colonna sonora, e al trattamento e l’utilizzo delle musiche e dei suoni registrati in presa diretta”.
Il premio in memoria Luigi Medeot come miglior soggetto è stato assegnato a Gianpaolo Penco, regista del film Guardare il silenzio con la seguente motivazione: “Il film, in piena sintonia con quella che è l’essenza stessa del Premio Alpi Giulie Cinema, ha il pregio di affrontare il tema non certo facile del rapporto tra arte e montagna, o ancor meglio dell’arte in montagna. Partendo dalla realtà quotidiana di un giovane contadino della Carnia, messo a contatto e a confronto con le installazioni artistiche della collezione Marzona, il film si muove tra le montagne a cavallo tra Triveneto ed Austria, alla scoperta di opere d’arte ed architettoniche moderne, realizzate con l’ambizione di arricchire la fruizione del paesaggio, aprendo tuttavia orizzonti nuovi e ponendo una riflessione fra il passato nostalgico che non può più tornare, il presente in cui “il fatto stesso di riuscire a vivere in montagna, a 1.700 metri di quota, può considerarsi un’arte”, ed il futuro in cui la presenza dell’uomo sulle montagne e nella natura rischia di essere considerata un’opera d’arte tout court. L’opera nel suo insieme privilegia il parlato mentre le immagini si limitano ad accompagnare il testo e le interviste, penalizzando la piena riuscita del film”.
La rassegna Alpi Giulie Cinema si è tenuto con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia e Comune di Trieste; in collaborazione con il CAI di Gorizia, Trento Film Festival, Bovec Outdoor Film Festival, Cooperativa Bonawentura, ARCI Servizio Civile, Antico Caffè S.Marco, CAI Società Alpina delle Giulie – Commissione Grotte Eugenio Boegan.
© 25 Febbraio 2011