La Voce di Trieste

Carlo Giuffrè in scena alla Contrada con “I casi sono due”

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Da venerdì 25 il grande teatro napoletano di Armando Curcio

Venerdì 25 febbraio debutta sul palcoscenico del Bobbio il grande teatro napoletano: I casi sono due di Armando Curcio, diretto e interpretato da Carlo Giuffrè.

La vicenda è ambientata nella Napoli degli anni ‘40, in casa del barone Ottavio Del Duca e della moglie Aspasia. I due coniugi vanno d’accordo, ma le loro giornate, pur senza screzi, procedono mestamente verso la vecchiaia, senza la consolazione di un figlio, di un erede, che non hanno potuto avere. La baronessa sublima l’istinto materno nelle esagerate attenzioni verso il vecchio cane; il barone invece somatizza la frustrazione in una serie di malattie psicosomatiche. Finché si decide a rintracciare un figlio illegittimo, nato dalla fugace relazione con una cantante.

Quando l’improbabile investigatore contattato dal barone dichiara di aver scoperto l’identità del ragazzo le cose sembrano cambiare, ma la situazione prende subito una piega inattesa: diverse circostanze e coincidenze indicano che l’erede è il cuoco di casa Del Duca, Vincenzo Esposito, bugiardo matricolato e furbone patentato, che si trova così improvvi-samente elevato al rango di baronetto.

Vincenzo, acquisito il nuovo status di nobile, non perderà occasione per vessare la servitù e sfoggiare un comportamento tutt’altro che aristocratico; la situazione non può dunque che esplodere in una catena di equivoci e rovesciamenti, dove camerieri, cuochi e maggiordomi assistono ad un via vai di figli e cani, legittimi e illegittimi, confusi o morti.

I casi sono due è un capolavoro di intelligenza e comicità, ricco di colpi di scena che si susseguono fino all’ultimo minuto dello spettacolo, dove un finale imprevedibile e un po’ malinconico riconcilia tutti i fili della trama.

Scritto nel 1941 da Armando Curcio (grande autore teatrale, ma anche giornalista e fondatore dell’omonima casa editrice), I casi sono due debuttò con la compagnia dei De Filippo. Lo stesso Giuffrè, che ha recitato in tre lavori di Curcio, portò in scena lo spettacolo già nel 1982 e fra i numerosi testi della tradizione partenopea che Giuffrè ha rappresentato con la sua compagnia negli ultimi trent’anni I casi sono due rimane una delle commedie che più ha divertito il pubblico e conquistato il favore della critica. Da qui la decisione di riprendere già l’anno scorso questo spettacolo, che ha da subito riconquistato uno straordi-nario successo di pubblico e critica.

Prodotto dalla Diana Or.I.S. di Napoli, I casi sono due riporta sulle scene triestine Carlo Giuffrè, il “Custode della grande tradizione attoriale napoletana”, che gli spettatori della Contrada hanno già avuto modo di applaudire in passato con Il medico dei pazzi di Scarpetta e La fortuna con la effe maiuscola di Curcio.

Accanto a Giuffrè nel ruolo del barone, recita Angela Pagano nei panni della moglie, con Ernesto Lama in quelli di Vincenzo. Gli altri personaggi dello spettacolo sono interpretati dagli attori della compagnia di Giuffrè: Claudio Veneziano, Gennaro Di Biase, Vincenzo Borrino ed Enzo La Marca, cui si aggiungono Paola Verrazzo e Danilo Della Calce.

Le scenografie e i costumi di Aldo Terlizzi e le musiche di Francesco Giuffrè ricreano l’atmosfera degli anni ’40, sottolineata dalle indimenticabili musiche di Bixio, con canzoni come “Torna piccina mia”, “Vivere”, “La canzone dell’amore” e “Parlami d’amore Mariù”.

I casi sono due debutta venerdì 25 febbraio alle 20.30 e rimane in scena fino a domenica 6 marzo con i consueti orari del Teatro Bobbio: serali 20.30, martedì e festivi 16.30, lunedì riposo. Parcheggio gratuito all’interno della Fiera di Trieste (ingresso principale in Piazzale De Gasperi) per tutte le recite. Prevendita dei biglietti, prenotazione dei posti e cambi turno presso la biglietteria del Teatro Orazio Bobbio e del TicketPoint. Prevendita On Line: Circuito VivaTicket by Charta.

Per maggiori informazioni: 040.390613; contrada@contrada.it; www.contrada.it.


© 24 Febbraio 2011

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