La Voce di Trieste

I parcheggi rubati

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Trieste, 13 febbraio – I lettori ci chiedono anche dov’è finita la percentuale di parcheggi liberi che la legge imponeva di conservare, mentre il Comune li ha resi praticamente tutti a pagamento. É un furto di diritti del cittadino, e di utilità pubbliche materiali, che ha una storia lunga perché inizia una ventina d’anni fa.

Col primo sindaco del quale risultò documentato un accordo con gli speculatori che costruivano i grandi parcheggi privati a pagamento, sotterranei e non, per obbligare la gente ad utilizzarli eliminando appunto i posti pubblici liberi in strada. Chi scrive fu anche il solo a denunciare quest’abuso in odore di corruzione alla Procura, che archiviò (come altre inchieste documentate sui cartelli dell’edilizia e dei parcheggi).

Ma la storia è palesemente continuata, e vi si è aggiunta una gestione esasperata delle contravvenzioni per divieto di sosta come risorsa di bilancio bilancio predeterminata. Ed in realtà illegittima, perché lo scopo delle sanzioni può essere solo quello di prevenire le violazioni delle norme, e non quello di fare cassa. Anche su tutto questo sarà quindii necessario ritornare con un’inchiesta specifica.

(P.G.P.)

 


© 15 Febbraio 2011

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