Abusi sui più deboli
di PGParovel
Trieste, 13 febbraio – Non ci sono soltanto gli abusi di potere previsti dal codice penale. Ci sono anche quelli morali. Ed è certamente tale la spietatezza indifferente con cui il Comune di Trieste, cioè l’amministrazione comunale Dipiazza con l’appoggio attivo dei suoi e passivo dell’opposizione, continua ad usare la polizia municipale per una vera e propria caccia repressiva ai poveri che per sopravvivere si inventano qualche piccolo mestiere di strada (perciò da facilitare e regolare umanamente), o chiedono l’elemosina (come la legge consente), o addirittura recuperano qualcosa dalle immondizie.
Li scacciano od arrestano, li multano e sequestrano le loro povere cose, precipitandoli in ancor più totale miseria e disperazione. Con la giustificazione arrogante e nemmeno nascosta che la loro presenza ‘dequalificherebbe’ le ‘zone di pregio’ della città e disturberebbe la ‘gente per bene’. E pure se ne vantano sulla stampa, che pubblica senza nemmeno ombra di disapprovazione.
Questi comportamenti politici e mediatici di una viltà oscena indignano già quando provengono da paesotti defedati. Ma per la città di Trieste sono anche una vergogna civile inammissibile. Ne riscriveremo in un’apposita inchiesta.
(P.G.P.)
© 15 Febbraio 2011