La Voce di Trieste

Oltre cento anni di successi. Il Giuseppe Tartini punto di riferimento formativo per l’Europa

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“La musica, Arte tra le arti, è autentica espressione di libertà che smuove gli animi e desta le menti”. (Anonimo)

Uno dei tredici Conservatori Storici d’Italia sorge alle porte della città di Trieste, nel prestigioso palazzo Rittmeyer. Parliamo del Conservatorio di musica Giuseppe Tartini (www.conservatorio.trieste.it), un vero orgoglio per il capoluogo giuliano. Fondato nel 1903 e dedicato alla figura del noto violinista e compositore istriano del ‘700, con i suoi oltre cento anni di vita e una proposta formativa sempre aggiornata, l’Istituto è considerato ad oggi uno dei Conservatori di riferimento a livello europeo.

Un po’ di storia e la situazione odierna

É a partire dal ‘700 che questo genere di strutture inizia ad acquisire importanza, tanto che, anche a  Trieste, nell’ 800, le scuole di musica erano numerose e fiorenti e due secoli più tardi la città vantava la presenza di due istituti d’istruzione superiore di alto livello: l’Istituto musicale triestino, dai più chiamato “Conservatorio Giuseppe Verdi” ed il Liceo musicale “Giuseppe Tartini”. Unificati nel “Liceo musicale triestino”, poi divenuto, nel 1999,  Istituto Superiore di Studi Musicali.

A Trieste la musica ci accompagna da sempre e, nella magia delle sue note, si evolve.

Dopo l’aumento delle scuole medie ad indirizzo musicale e la nascita dei primi licei musicali, il Tartini assume sempre più la funzione di istituzione di riferimento in quella filiera dell’educazione ed istruzione musicale prevista dalla legge di riforma.

L’attuale Anno Accademico è iniziato senz’altro all’insegna di importanti novità, prima tra tutte l’adozione dei nuovi ordinamenti in vista della definitiva stabilizzazione dei corsi superiori di primo livello e la sostituzione dei vecchi percorsi ed esami che, per assurdo, risalgono ancora al 1930. Ma le novità non si fermano qui.

L’offerta formativa.

Nel segmento dell’alta formazione musicale, l’Istituto abbraccia un Triennio Superiore di primo livello ed un Biennio Specialistico di secondo livello, oltre ai corsi Accademici abilitanti di formazione dei docenti. Se già negli anni passati, il Tartini offriva un percorso di studi che permettesse di spaziare dai tradizionali insegnamenti ai nuovi linguaggi e tecnologie, oggi, il Conservatorio – che conta 650 studenti, dei quali quasi trecento iscritti ai corsi superiori di primo e secondo livello, e annovera 92 docenti stabili e oltre 30 professori a contratto –  colpisce potenziando notevolmente la proposta complessiva di formazione dell’istruzione musicale, tanto che i percorsi superiori di studio risultano quasi raddoppiati passando da 27 a 45.

L’offerta formativa si completa poi con la progettazione di nuovi corsi pre-accademici, corsi di specializzazione, master e dottorati di ricerca nel campo musicale. É  già stata deliberata l’attivazione del corso di Direzione d’orchestra, primo e unico corso del genere nella regione FVG.. Oltre ai corsi ordinari, sono organizzati, in forma gratuita per gli studenti, numerose masterclass ed occasioni di perfezionamento, ospitando musicisti e artisti di chiara fama internazionale.

Anche sul fronte della ricerca nulla è lasciato al caso. Si svolgono infatti attività di primo piano nei campi musicologico, tecnologico e della didattica musicale applicata. Lo scorso anno il Conservatorio ha espresso un’attività di produzione artistica e ricerca con oltre 100 concerti ed eventi musicali organizzati o co-promossi a Trieste ed in altre sedi regionali.

L’innovazione sembra mantenere davvero una posizione d’avanguardia quando si guarda al Giuseppe Tartini, che la applica, a tout court, lungo l’intera maglia della sua struttura. L’Istituto prende parte alla rete a fibre ottiche Lightnet che unisce i principali enti di ricerca e formazione del territorio e ha avviato il progetto Wi-Fi, per il quale si è classificato con il punteggio più alto rispetto agli altri Conservatori italiani.

«Ulteriori versanti di rilievo nell’attività del Conservatorio – spiega il direttore, Massimo Parovel –  riguardano l’impegno per l’internazionalizzazione e l’applicazione delle nuove tecnologie». Oggi sono attivi ben 38 accordi bilaterali con altrettante istituzioni europee dell’alta formazione musicale, appartenenti a 24 Paesi dell’Unione Europea. Il Tartini aderisce al Consorzio Key2Europe tra le istituzioni regionali di livello universitario, che ha lo scopo di consentire ai rispettivi studenti di svolgere periodi di tirocinio formativo all’estero.

Riconoscimenti. Tra i molteplici riconoscimenti che certificano il Conservatorio Giuseppe Tartini istituzione di riferimento a garanzia della mobilità in un percorso di studi internazionale, va sicuramente citato il prestigioso”Diploma Supplement Label Award 2009-2013“, del quale il Conservatorio è stato insignito per il biennio 2009/2010 dall’Agenzia della Commissione Europea, risultando tra le sette  istituzioni musicali italiane di livello universitario che possono fregiarsi di tale riconoscimento.


© 10 Febbraio 2011

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