Disponibile il libro-inchiesta sul malaffare a Trieste, e su come difendersene
Il 29 gennaio è stato presentato presso la Libreria Minerva di Trieste , l’atteso e straordinario libro-inchiesta di Roberto Giurastante sul malaffare a Trieste, TRACCE DI LEGALITÀ. Sinora ne circolavano solo delle pre-edizioni, in particolare tra coloro che si occupano dell’argomento a vari livelli professionali o di impegno civile. Anche se per la mancanza di un editore locale abbastanza coraggioso si è dovuti ricorrere all’autoedizione molto lontano da questa città.
Ora il libro (526 pagine, 20 euro) può essere finalmente acquistato alla stessa libreria Minerva di via San Nicolò 20, oppure ordinato versando 25 euro (5 sono per spese di spedizione) sul conto corrente postale 83762187 intestato a Greenaction Transnational, specificando come causale «libro tracce di legalità» ed indicando esattamente l’indirizzo al quale dev’essere spedito.
Roberto Giurastante è da anni la personalità senza dubbio più energica ed attiva dell’ambientalismo triestino, per il quale ha operato prima come responsabile locale e regionale dei Friends of the Earth – Amici della Terra, FoE-AdT, e da alcuni anni con Greenaction Transnational, GT, e con l’internazionale Alpe Adria Green, AAG, di cui è anche il portavoce per l’Italia.
Le sue clamorose inchieste, scoperte e battaglie hanno segnato le cronache ambientali triestine e transconfinarie di questi anni, perché non ha mai avuto paura di indagare, documentare e denunciare i fatti, né di affrontarne le conseguenze tanto più pesanti ed anomale quanto più potenti erano i personaggi o gli ambienti responsabili denunciati, né di reclamare presso l’Unione Europea per inadempienze od abusi delle autorità italiane.
Mentre le sue azioni per la difesa dell’ambiente e della legalità, che si sono sempre confermate fondate, ottenevano successi in sede europea, nell’ambiente triestino è stato sottoposto a ritorsioni altrettanto significative che vanno dai silenzi stampa alle minacce di stampo mafioso (come di recente una testa caprina mozzata e martoriata, messa davanti l’uscio di casa), a vicende giudiziarie anomale, sino a pesanti ostilità della sede romana di AdT, sollecitate da politici locali. E non sono mancate le campagne di delegittimazione per presentarlo come estremista nemico di una società perbene, con accuse analoghe a quelle che vediamo rivolte ad altro Roberto, Saviano, impegnato ed esposto in prima persona contro tutte le mafie.
Il paragone non è fuori luogo, poiché anche a Trieste e nei settori affrontati da Roberto Giurastante ci sono tracce sensibili delle mafie tradizionali, cui si aggiungono i traffici di pseudo-massonerie, sette satanistiche e giri di perversioni illegali e droga anche ai livelli che contano. E pure qui, anzi forse più che altrove, il tutto è coperto e protetto da un’incredibile cappa di silenzi ed omertà che proietta la falsa immagine di una tranquilla, storica città benestante di confine dove non succede mai nulla. Invece anche qui la miseria cresce, succede (non da oggi) di tutto, ed il fatto che la criminalità comune sia a livelli minimi non esclude affatto quella organizzata, né quella “perbene”.
Alla presentazione del libro, introdotta e moderata dal nostro direttore Paolo G.Parovel, Giurastante dopo aver illustrato i contenuti più clamorosi del libro, ha spiegato il proprio impegno con le parole di J.F.Kennedy: «In qualsiasi sfera dell’esistenza un uomo può essere costretto al coraggio, quali che siano i sacrifici che affronta, seguendo la propria coscienza: la perdita dei suoi amici, della sua posizione, delle sue fortune e, persino, la perdita della stima delle persone che gli sono care.» E quanti lo conoscono sanno che gli si attagliano perfettamente.
Il libro di Roberto non ha precedenti a Trieste e contiene la cronistoria documentata di tutte le sue inchieste sinora svolte o connesse, più un prontuario utilissimo su come difendersi dagli abusi locali e nazionali ricorrendo alle Autorità europee. La sintesi più efficace e diretta che ve ne possiamo dare sono i capitoli principali dell’indice, che trascriviamo perciò qui di seguito, con la raccomandazione di non farvi sfuggire questo quadro straordinariamente preoccupante, proprio perché autentico, di ciò che si agita veramente dietro i palcoscenici pubblici della nostra città:
Parte prima
Il sistema delle discariche – Una zona industriale sopra una discarica – Il disastro ambientale della Valle delle Noghere .- Come funziona il sistema delle discariche – Il terrapieno di Barcola: discarica di diossina in zona balneare – La discarica di Trebiciano – Grotte come discariche: l’inquinamento ipogeo L’inquinamento del Golfo di Trieste: i depuratori – Emergenza sicurezza alimentare: branzini e orate al mercurio, latte ai pesticidi . L’affare delle bonifiche – Rifiuti radioattivi: il caso Ecormed – Quelle strane società in odor di ‘servizi’ – Quei traffici di materiale nucleare – La Balkan Route – Da Trieste alla Somalia: il traffico internazionale di rifiuti tossici.
Parte seconda
Il sistema degli appalti – Gli affari del cemento – Un parcheggio di ‘scambio’: il caso Caliterna – Il ‘cartello’ dei costruttori (CIET) – Dai parcheggi alle concessioni demaniali – Affari di famiglia – Appalti di Stato: il caso Sviluppo Italia – Il futuro degli appalti: tra parchi marini e TAV.
Parte terza
Il sistema dei villaggi ‘turistici’ – Progetti di sviluppo ‘turistico’: i collettori dei finanziamenti pubblici -Il grande affare della baia di Sistiana – Primo intervento della Commissione Europea – la compravendita della cava di Sistiana: come escludere dall’affare gli intrusi – Nuovi affari su Sistiana – Baia degli Uscocchi: l’altra speculazione tentata dal ‘sistema’ – Da una parte all’altra del Golfo: Porto San Rocco – Un parco giochi per bambini sopra una discarica – Rinviato a giudizio per avere denunciato la discarica-parco giochi – Uno stabilimento balneare sopra una discarica di mercurio e idrocarburi: il caso Acquario – L’intervento della Commissione Europea.
Parte quarta
Il sistema del rischio nucleare e industriale – Il rischio nucleare a Nord Est: il caso Krško – 4 giugno 2008: l’allarme nucleare in Europa – La violazione della legge Seveso e i rigassificatori – L’aggravamento del rischio: il terminale di rigassificazione Gas Natural – L’affare dei rigassificatori: interessi privati o di Stato?
Parte quinta
Il sistema della repressione – Nemici pubblici – Primo livello: minacce agli ambientalisti – Secondo livello: l’aggressione giudiziaria – Interruzione di servizio pubblico – Condannate l’ambientalista ‘cattivo’ – I cittadini non hanno gli stessi diritti dei politici – L’aggressione interna – La delegittimazione e la censura stampa – L’effetto delle delegittimazione – Condannato per avere denunciato l’inquinamento – Senza possibilità di difesa – Le barriere della giustizia.
Parte sesta
Il sistema del contropotere – Tra pseudo-massonerie e satanismo – L’ombra di Gladio 2 – Operazione foibe: la mano di Gladio 2 – Operazione cittadinanza: destabilizzare i Balcani, e non solo – Quegli affari pericolosi: il crack della TKB.
Parte settima
Come si mantiene un sistema di potere – I pilastri del ‘sistema’ – Gli organi di informazione – L’autorità giudiziaria – Il controllo della classe politica – L’appoggio dei servizi – I limiti ambientali del ‘sistema’: il disastro ecologico e le sue conseguenze.
Parte ottava
Difendersi dal sistema: le istituzioni comunitarie Come esercitare i propri diritti di cittadini europei – Le istituzioni comunitarie – Come ricorrere all’Unione Europea: funzionamento del Parlamento Europeo – La petizione al Parlamento Europeo – La denuncia alla Commissione Europea – La denuncia alla Corte di Giustizia Europea – Ricorso al Mediatore Europeo .- Denuncia all’ufficio Europeo per la Lotta Antifrode (OLAF) – Ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo – Esempi di ricorsi.
© 31 Gennaio 2011