Partigiani a Trieste
di PGParovel
Trieste, 26 gennaio – Dispiace davvero che l’Associazione Volontari della Libertà debba abbandonare la sede sociale perché sono rimasti solo in otto, ed ovviamente di età avanzata. Ma il problema numerico riflette una realtà storica che è stata troppo spesso mistificata.
Con tutto il rispetto per le diverse scelte democratiche di allora, non si può infatti tacere che essi rappresentano soltanto un piccolo gruppo di partigiani anticomunisti italiani di città che non partecipò all’organizzazione ed ai combattimenti della Resistenza plurinazionale a guida jugoslava nella quale operò invece la maggioranza dei partigiani triestini di nazionalità italiana, slovena ed altre, sia comunisti che non- o addirittura anti-comunisti.
Strumentalizzare l’una o l’altra parte per interpretazioni faziose della storia, come si fa nel nostro Paese da tempo in convergenza revisionista fra destra e sinistra, non onora gli ideali anche contrapposti dei protagonisti di allora e squalifica i manipolatori di oggi. Quelli che Ugo Pierri mnei suoi aforismi caustici chiama i “diversamente storici”.
© 29 Gennaio 2011