Presentazione de “I confinandanti” da Knulp
di C.S.
Donne e uomini che vivono sempre ai confini
Venerdì 28 gennaio, alle ore 18.00 presso Knulp Giovanna Gallio presenta I confinandanti di Lorenzo Toresini.
Sotto l’apparenza di un romanzo, il libro rappresenta innanzitutto un saggio sulle identità. Un romanzo-saggio che esplora la questione dell’importanza della storia nella formazione di un individuo. Due viaggi paralleli di protagonisti che non si conoscono, che si incontrano, ma non sanno e non sapranno mai quanto le loro discendenze saranno un giorno destinate ed intrecciarsi. Persone vive che escono dal letargo del passato, si muovono, sentono, pulsano, amano,odiano, trasgrediscono.
Racconti narrati nella loro staticità e passioni vere. Donne e uomini caratterizzati da un aspetto che li accomuna: quello di vivere sempre ai confini. Fra coerenza e fantasia, fra conformismo e irriverenza, fra ragione e follia. Un fluire nel tempo di storie parallele. Due rami di famiglie che non si conoscono, ma che il destino unirà. Un coagulo di significati, di aspettative, di ansie che si incarnano in un essere umano: un bambino. Un destino segnato da annunci premonitori:
traslochi ripetuti e forieri di terremoti interni di ricordi, vissuti ed emozioni. Un misterioso incendio che ripropone la sua evocatività.
Storie di persone che questo uomo incontrerà nel suo futuro percorso. Un uomo che vive sempre ai confini. Storie di persone sempre ai limiti Alla fine si scopre che i confini sono dappertutto L’Austria-Ungheria, l’Italia, la Jugoslavia, l’Alto Adige e il Sudtirol, Venezia e la Turchia, la terra e il mare, il sonno e la veglia, la donna e l’uomo, il restare e il cambiare.
I confini siamo noi, negare i confini significa negare noi stessi. Cambiare per potere capire come eravamo e come veramente siamo. Cambiare per avere nostalgia di come si era prima. Cogliere la vera differenza fra il sé e l’altro da sé. L’altro e la sua sfida. Essere per gli altri e sentirsi voluti dall’altro. Storie comuni come storie tutte eccezionali, nell’assoluta irripetibilità di ciascuno di noi. Mai uguali nel passato e mai più nel futuro. Alla fine siamo tutti dei “confinandanti” in questa straordinaria metafora che è la vita.
Partecipano alla serata la Grande Orchestra del Clup ZYP e l’Accademia della follia (con pezzi ispirati dal medesimo libro). L’evento è organizzato dal Dipartimento di Salute Mentale.
© 27 Gennaio 2011