Violenza contro le donne, rassegna cinematografica
di GMassolino
Alla Scuola Interpreti e Traduttori film e discussioni
Quattro appuntamenti per parlare di pace in una chiave particolare. Il 19 gennaio ha preso il via una rassegna cinematografica dal titolo Violenza contro le donne: è pace questa?, rivolta principalmente a studenti universitari ma anche a tutti i cittadini interessati. Un tema quanto mai delicato e difficile, ripreso sul grande schermo da diverse angolazioni, e seguito da discussioni con ricercatrici ed attiviste nel campo ed alcuni uomini, compagni di strada nel contrasto della violenza.
I dati parlano chiaro: in Italia, il 14% delle donne ha subito nel corso della vita violenze domestiche, fisiche o sessuali; ogni settimana, due o tre donne sono uccise da un partner o ex-partner. Arrivate all’adolescenza, almeno il 30% delle bambine ha subito molestie sessuali, da quelle considerate più lievi fino allo stupro. Purtroppo questi dati, che riguardano solo alcune delle forme di violenza contro le donne, rappresentano delle sottostime del fenomeno: le vittime spesso non parlano, per un senso di vergogna, per paura di ritorsioni o di non essere credute. Ecco perché è così portante parlarne, ed ecco perché il Centro Studi e Ricerche per la Pace dell’Università di Trieste e il Circolo Lumière, in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia e di Psicologia, hanno deciso di dare il via a questa importante iniziativa, presso l’Aula Magna della Scuola Interpreti e Traduttori di via Filzi 14
Il 19 gennaio, è stato proiettato il primo dei quattro film (non senza qualche problema tecnico, motivo per cui molto probabilmente il film verrà ri-proiettato mercoledì 16 febbraio, sempre nella stessa sede), dal titolo Ti do i miei occhi, di Iciar Bollain (Spagna, 2004). Di seguito, una discussione con Tania Grimaldi, del Centro Anti-Violenza GOAP, e Claudio Venza del Dipartimento di Storia e Culture.
Il secondo appuntamento, mercoledì 26 gennaio, alle ore 17.00, è con il film Sotto Accusa, di Jonathan Kaplan (Stati Uniti, 1988), cui seguirà una discussione con Natalina Folla, del Dipartimento di Scienze Giuridiche, e Dennis Visioli, Assessore alle Politiche di Pace e Legalità della Provincia di Trieste.
I successivi appuntamenti saranno mercoledì 2 e 9 febbraio, sempre alle ore 17.00, con i film Racconti da Stoccolma di Anders Nilsson (Svezia, Germania, 2006) e Magdalene di Peter Mullan (Gran Bretagna, 2002). I dibattiti avranno come protagonisti Hermine Gbedo del Progetto Stella Polare, Laura Pomicino, psicologa e ricercatrice e Alessandro Radovini del Circolo Lumière per quanto riguarda il primo appuntamento, e l’insegnante e ricercatrice Daniela Paci e lo scrittore Pino Roveredo il 9 febbraio.
I quattro film sono stati scelti, tra una ormai ricca filmografia in proposito, per illustrare situazioni diverse, come la violenza domestica, lo stupro, le violenze dei familiari in altre culture e le complicità sociali che le rendono possibili.
Sono stati scelti anche per mostrare, almeno in alcuni casi, il coraggio delle donne e la loro capacità, grazie a risorse individuali o solidarietà amicali, di liberarsi dalla violenza e riprendersi la vita.
Sperando che l’affluenza ai prossimi appuntamenti sia numerosa come nel primo (che ha visto l’aula Magna della Scuola Traduttori e Interpreti completamente piena), è da aggiungere che le Facoltà di Lettere e Filosofia e di Psicologia riconoscono un credito agli studenti e studentesse che seguano almeno tre proiezioni e presentino una breve relazione finale.
Arrivederci dunque a mercoledì, alle ore 17.00, in via Filzi 14, perché, ricordando le parole di Kofi Annan, Segretario dell’ONU, «la violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa, e la più pervasiva. Non conosce limiti geografici, culturali o di ricchezza. Fintanto che continua, non possiamo dichiarare di fare reali progressi verso l’uguaglianza, lo sviluppo e la pace».
© 25 Gennaio 2011