TAV e follìe
Trieste, 5 gennaio – É stato reso pubblico il nuovo tracciato di progetto della TAV, la ferrovia ad alta velocità, che si vorrebbe scendesse direttamente Trieste anche se non è affatto necessario, nemmeno per i traffici portuali.
Il primo tracciato era una follìa, ma questo non è da meno: 22 chilometri di gallerie sotto il Carso, toccando o sfiorando un centinaio di grotte note. E l’altra cinquantina almeno di quelle ignote, da piccole ad enormi che andrebbe statisticamente ad incocciare sottoterra?
Perchè non si adottano i percorsi e molto più diretti razionali per Lubiana tracciabili a monte di Trieste, collegandola con una linea locale rapida? Tantopiù che non servirà per le merci, la cui velocità commerciale rimane di 60 chilometri all’ora.
In ogni caso, in Italia per opere del genere ci vuole almeno una ventina d’anni. Possiamo quindi litigarci su con calma, senza lasciarci sviare da pericoli urgenti come il rigassificatore, o la rapina speculativa immobiliare dei 70 ettari di zona franca del nostro cosiddetto Porto Vecchio.
© 12 Gennaio 2011