La Voce di Trieste

Mostra su Tullio Kezich

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Trieste rende omaggio al critico cinematografico, produttore e drammaturgo

Critico cinematografico, uomo di lettere, produttore, drammaturgo. Questo e molto altro è stato Tullio Kezich e Trieste, la sua città natale, vuole nuovamente omaggiarlo con stima e riconoscenza. A circa un anno dalla scomparsa, avvenuta nell’agosto 2009, il comune di Trieste ha voluto infatti ricordare questo personaggio dalla pluriforme attività con la mostra “La coscienza di Tullio Kezich e le sue città: Trieste Milano Roma” inaugurata lo scorso 18 dicembre e visitabile gratuitamente nella Sala “Attilio Selva” di Palazzo Gopcevich fino al 13 marzo.
Un omaggio voluto dall’Assessore alla Cultura Massimo Greco e realizzato dalla Direzione Area Cultura-Civici Musei di Storia ed Arte-Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” per la direzione di Adriano Dugulin ed il coordinamento scientifico e generale di Stefano Bianchi. La mostra che, come spiega Greco alla presentazione, «cerca di ricostruire la vivacità intellettuale di Kezich», si articola in tre sezioni principali, una per ogni città cara a Tullio: Trieste, la città natale e di formazione; Milano, la città del decollo professionale, e Roma, la città della piena maturità e degli ultimi anni della sua vita.
A unire tutte e tre le sezioni una parte generale introduttiva comune che rispecchia due delle grandi passioni di Kezich ovvero quella per Topolino e per i film western. Protagonisti del percorso espositivo sono un insieme di fotografie, locandine, manifesti, bozzetti di spettacoli teatrali, lettere, libri, materiale video e vari cimeli visibili al pubblico grazie alla collaborazione di Associazione Anno Uno, La Cappella Underground, l’Associazione Alpe Adria Cinema, il Teatro Stabile “La Contrada” e il coinvolgimento di tutti quelli che possano aver avuto una memoria consapevole di lui.
Tullio infatti, come afferma la direttrice del Trieste Film Festival Annamaria Percavassi alla presentazione, «è stato una presenza fondamentale per la nostra città e per il mondo cinematografico ma anche un caro amico» ed era riuscito a creare con il suo vasto lavoro e personalità un ampio ambito relazionale.
Alla mostra sono abbinate le pubblicazioni di un volume ed una serie di conversazioni e proiezioni che hanno preso il via giovedì 20 gennaio e che si terranno tutti i giovedì con inizio alle 17.30 presso la Sala “Bobi Bazlen” al piano terra di Palazzo Gopcevich. Tra le proiezioni “La leggenda del santo bevitore” di Ermanno Olmi, “Cuori senza frontiere” di Luigi Zampa, “Il terrorista” di Gianfranco De Bosio, “Ombre rosse” di John Ford, , la prima puntata del televisivo “Sandokan”, di cui Kezich curò la produzione e “Venga a prendere il caffè da noi” di Alberto Lattuada.
Sara Cristaldi

Calendario degli incontri di approfondimento coordinati da Sergio Grmek Germani (Associazione Anno uno)

Giovedì 27 gennaio ore 17.30
Sui sentieri del West, intervento di Sergio Grmek Germani (Anno uno)
Segue videoproiezione di Ombre rosse (Stagecoach, 1939) di John Ford, da Guy de Maupassant, il film più amato da Tullio Kezich

Giovedì 3 febbraio ore 17.30
Kezich produttore RAI, intervento di Daniele Terzoli (La Cappella Underground)
Segue videoproiezione di Sandokan (I episodio, 1976) di Sergio Sòllima, da Emilio Salgàri

Giovedì 10 febbraio ore 17.30
Io non sono il generale Della Rovere, intervento di Sergio Grmek Germani (Anno uno)
Segue videoproiezione di Il terrorista (1963) di Gianfranco De Bosio, cosceneggiato da Luigi Squarzina, prodotto da Tullio Kezich

Giovedì 17 febbraio ore 17.30
Kezich e il teatro triestino, intervento di Francesco Macedonio (Teatro Stabile La Contrada)
Segue videoproiezione di brani dagli spettacoli prodotti da La Contrada su testi di Tullio Kezich, la “trilogia triestina” (L’americano di San Giacomo, 1998; Un nido di memorie, 2000; I ragazzi di Trieste, 2004) e L’ultimo carnevàl (2002)

Giovedì 24 febbraio ore 17.30
Da Svevo alla commedia all’italiana, intervento di Annamaria Percavassi (Alpe Adria Cinema)
Segue videoproiezione di Venga a prendere il caffè da noi (1970) di Alberto Lattuada, da Piero Chiara, cosceneggiato da Tullio Kezich

Giovedì 3 marzo ore 17.30
Trouver Trieste, intervento di Annamaria Percavassi (Alpe Adria Cinema)
Segue videoproiezione di Cuori senza frontiere (1950) di Luigi Zampa, con Tullio Kezich interprete e segretario di produzione

Giovedì 10 marzo ore 17.30
Nella Mitteleuropa del cinema, intervento di Daniele Terzoli (La Cappella Underground)
Segue videoproiezione di La leggenda del santo bevitore (1988) di Ermanno Olmi, da Joseph Roth, cosceneggiato da Tullio Kezich

Gli appuntamenti saranno completati da materiali di documentazione, con la collaborazione di RAI Teche, Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia, Videoest, La Cappella Underground, Alpe Adria Cinema, Anno uno.

© 12 Gennaio 2011

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