La Voce di Trieste

Porto Vecchio: l’assenso della Sovrintendenza è illegittimo

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E così a pochi giorni dalla pensione e dal conseguente insediamento del nuovo direttore regionale per i beni culturali paesaggistici del Friuli Venezia Giulia, Giangiacomo Martines, il direttore uscente Giuseppe Bilardi, pressato abnormemente da poteri locali, ci ha lasciato un regalo contraddittorio.

Ha infatti autorizzato – anche se con prescrizioni conservative e per quanto di competenza del suo ufficio, ovvero del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – la concessione di immobili demaniali d’interesse culturale coinvolti nel cosiddetto “progetto di riqualificazione” del Porto Vecchio. Che lo aprirebbe invece ed illecitamente alla speculazione edilizia per attività ivi non ammesse dal vigente regime giuridico del Porto Franco internazionaledi Trieste.
L’approvazione della Sovrintendenzaè necessaria e vincolante per legge, macome ha fatto Bilardi a sorvolare l’ostacolo chiave ed insormontabile all’autorizzazione,che è la mancanza decisiva, denunciata da Greenaction Transnational, della Valutazione Ambientale Strategica – VAS obbligatoria secondo le norme europee? Dal documento risulta aver semplicemente dichiarato che si tratterebbe di argomento non di competenza del suo ufficio.
Senza probabilmente accorgersi di essere già stato smentito il 19 marzo di quest’anno con circolare n. 5 del suo Direttore Generale (per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, arch. M. Lolli Ghetti, dove si stabilisce ed afferma che «le procedure di VAS di competenza regionale sono attribuite alle Direzioni Regionali per i beni culturali e paesaggistici, stante quanto previsto dal Regolamento all’articolo 17, comma 3, lettera n» L’autorizzazione rilasciata da Bilardi si fonda quindi su una motivazione provatamente e radicalmente illegittima. E nessuno può dunque considerarla liberatoria per firmare la contestata concessione, che ne risulterebbe invalida, del Porto Vecchio alla speculazione edilizia ed alle altre attività inammissibili.
Greenaction Transnational ha notificato immediatamente quest’impedimento giuridico al Presidente, al Segretario Generale ai consiglieri dell’Autorità portuale e ad altri indirizzi istituzionali.
Nessuno dei quali può quindi dire di non averlo saputo, né firmare od avallare più in alcun modo la concessione di illegittimità.

© 27 Novembre 2010

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